Rassegna stampa 16 febbraio: Corriere Romagna
RAVENNA AGOSTINO GALEGATI Ritrovare serenità e il proprio gioco, firmato OraSì. Mancano ormai solo 48 ore al sentito derby con Forlì con un De André che si preannuncia traboccante di passione romagnola per la palla a spicchi. I biancorossi arrivano sulle ali dell’entusiasmo di un periodo di forma e di risultati eccellenti, Ravenna da martedì sta serrando i ranghi per ritrovare quella brillantezza e quella forza del gruppo, alla base di dieci vittorie in dodici uscite a cavallo dei due anni prima di entrare nella buca di tre sconfitte la scorsa settimana. Tre è anche la serie peggiore dell’andata, culminata proprio nella sconfitta esterna con l’Unieuro. Tanti motivi, dunque, per tornare al successo, anche per non scivolare per la prima al di fuori della zona play-off. Il “Barba” ravennate, Stefano Masciadri, andrà dunque contro il proprio passato, quasi giovanile, dal 2008 al 2010 con 74 presenze e 721 punti realizzati. «Le due sconfitte con Imola e Ferrara bruciano ancora per come sono maturate, ma già domenica contro Trieste si è vista una reazione. È vero, siamo usciti sconfitti con un passivo di 18pun-ti, ma fino a metà dell’ultimo quarto eravamo ancora in linea di galleggiamento, sotto solamente di sei o sette. Alla fine Trieste ha trovato canestri importanti e decisivi con Janelidze, Cavaliero e Baldasso che nell’occasione sono stati autentici cecchini. Per questo dico che il finale sia poco veritiero del reale andamento della partita». Il passato è già alle spalle, il lungo lombardo è pronto alla sfida. «È un derby e in quanto tale esula da ogni pronostico e da quelle che possono essere le mie emozioni personali. È vero, ho passato due anni molto belli a Forlì in cui abbiamo sfiorato anche la promozione, ma alla palla a due tutto questo sarà cancellato. Loro arriveranno con tre vittorie nelle ultime cinque partite, tra cui quelle interne con Trieste e Montegranaro, sfruttando la loro pallacanestro che si sta rivelando efficacissima. Noi ci stiamo preparando molto bene, cercando di semplificare i nostri giochi per renderli perfettamente comprensibili a tutti e in cui tutti siano coinvolti. Non credo che il nostro momento difficile sia dovuto a un a-spetto particolare, che sia fisico, di fiducia o tecnico. Dobbiamo ripartire dalla nostra metà campo che è alla base del nostro gioco. Da lì parte il nostro ritmo e i nostri giochi offensivi, mi aspetto una partita dal livello altissimo e il nostro pubblico avrà un peso importante».