Rassegna stampa 14 febbraio: Il Resto del Carlino
Ravenna DOPO la settimana più nera della stagione l’OraSì torna a lavorare a tempo pieno in palestra in vista del derby con l’Unieuro Forlì. Un derby che può rilanciare la squadra nella corsa playoff, dopo avere perso terreno rispetto a diverse avversarie. Stefano Masciadri è uno dei giocatori più in difficoltà in questo momento: il tiro dalla sua mattonella non sta funzionando più come all’inizio e le sue percentuali sono in netto calo ed è il primo ad ammettere che le sconfìtte di Imola e Ferrara sono una ferita ancora aperta. «A Trieste sulla carta ci può stare di perdere, ma non in questo modo – attacca -. Ritengo che il -18 non sia veritiero su quanto si è visto in campo e io ho visto una buona reazione da parte nostra. Il rammarico più grosso è legato piuttosto alle due partite precedenti, Imola e Ferrara, che non erano da perdere». LE PERCENTUALI al tiro hanno subito un calo in questo ultimo periodo, soprattutto dalla lunetta. Questo problema non affligge soltanto Masciadri, ma quasi tutta la squadra. Le cause? Solo mentali secondo il 14: «Le cause possono essere tante. Il periodo negativo, l’eccessiva voglia di fare che magari in certi momenti ti fa perdere la lucidità necessaria o il fatto che a volte non viene la giocata giusta. Sono comunque tutte argomentazioni legate alla testa. Bisogna quindi rimanere più lucidi». La fatica di tre gare in sette giorni non è un alibi che regge in casa giallorossa e nessuno lo usa come appiglio per spiegare la serie nera: «A Imola venivamo dalla settimana tipo e se guardiamo le rotazioni, forse erano loro ad essere in difetto dal momento che mancava Prato. Tre partite in sette giorni sono una tabella di marcia da playoff e potevano essere un banco di prova. Il fatto che non sia andata bene ci deve far riflettere. Forse avere giocato male a Imola ha condizionato tutto il resto della settimana e non siamo riusciti a trasformare in energia positiva la rabbia derivante da quella sconfitta Masciadri «A Trieste punteggio troppo severo, ma le vere occasioni sprecate con Imola e Ferrara». C’è quindi molta voglia di invertire la rotta in casa OraSì. Il passato è alle spalle ed è tempo ora di guardare avanti. Il prossimo futuro si chiama Forlì, una squadra che Masciadri conosce bene e che è legata al suo passato. «Non conviene voltarsi indietro -sottolinea l’ala giallorossa -, ma bisogna lavorare tutti insieme per tirarci fuori da questo brutto periodo. Dobbiamo tornare a fare le cose semplici e soprattutto tornare a fare girare la palla come sappiamo. Inoltre dobbiamo restare positivi perché non stiamo lottando per la salvezza, ma ci stiamo giocando i playoff, il che vuol dire che siamo una buona squadra». Stefano Pece ©