Rassegna stampa 10 febbraio: Il Piccolo (Trieste)
TRIESTE Gianluca Mauro questa volta non ha lo sguardo e le parole di chi ha metabolizzato serenamente una sconfitta. In diretta ai microfoni di Sportitalia ha usato parole circostanziate, dette con toni perentori, ed è proprio da quelle che vogliamo ripartire. «Quinta volta che succede, non possiamo permetterci più sconfitte di questo tipo, dobbiamo voltare pagina», cosa intendeva con queste parole? «Non è possibile reiterare sconfitte con gli stessi presupposti, giocandocela e perdendo di poco per situazioni che esulano dall’aspetto tecnico. E’ il momento di essere aggressivi, abbiamo dimostrato sempre carattere non avendo mai preso imbarcate, ci manca in questa fase quel pizzico di cattiveria sportiva che poi fa la differenza quando conta, nelle giocate che valgono la partita». Presidente, è forse la prima volta che la sentiamo così arrabbiato per questioni legate al campo… «Non sono incazzato ma so anche che se giocassi io non perderei troppe volte: tirerei un “bestemmione”, consumerei gli attributi sul parquet e non farei un passo indietro. Spesso le sfumature mancanti non sono dettate da questioni tecnico/tattiche, ma dalla personalità di chi vuole a tutti i costi conquistare qualcosa». I protagonisti assenti in sala stampa però hanno fatto un passo indietro… «Ci tengo a chiarire a lettere cubitali: decide il sottoscritto chi va o non va in sala stampa. Mi sento il primo responsabile di tutta questa situazione, dovevo parlare soltanto io. Siccome però ero impegnato con la televisione, Mario (Ghiacci ndr.) mi ha sostituito, ma ribadisco che non avrebbe dovuto parlare nemmeno lui, così come Cavaliero che in buona fede ha educatamente risposto ad alcune domande per la diretta tv». Negli ultimi due mesi abbiamo una media che non ci porterebbe nemmeno alla po-st-season. Ha individuato quali potrebbero essere i mali della squadra. Questioni tattiche, tecniche o di giocatori non all’altezza? «E’ vero che ora abbiamo un record che ci escluderebbe dai play off ma è anche vero che prima abbiamo fatto un cammino clamoroso. Ci può stare, un calo mentale o fisico, avversarie che si sono strutturate e hanno analizzato al microscopio i nostri possibili lati deboli; insomma fa parte della storia (lunga ndr.) di una stagione sportiva. Secondo me basta guardarsi negli occhi, dirsi tutto, magari mandandosi a quel paese e resettare tutto per l’obiettivo comune. Noi assieme a tutta la nostra gente, oggi delusa ma decisa a tramutare lo scoramento in un caloroso abbraccio, a partire dalla sfida interna con Ravenna». Qualcuno è in discussione? «Macché. Cosa devo discutere, ci fosse poi qualcosa di meglio…». Si dice che in questi casi bisogna contare fino a 100 prima di prendere una decisione.. .a che numero è arrivato? «2 o 3…e comunque escludo categoricamente di arrivare fino a 100, mi fermo molto prima (sorride ndr.)». SITUAZIONE Interrogativo Da Ros aspettando l’arrivo di Ravenna all’Alma Arena Due mesi con la spia della riserva accesa per un cammino in frenata che ha riaperto la lotta per la vittoria del girone Est. Dal IO dicembre, vittoria casalinga con Jesi, a giovedì, sconfitta al PalaDozza, l’Alma ha rimediato quattro vittorie e cinque sconfitte, il che ha cancellato i sei punti di vantaggio accumulati su Fortitudo, Montegranaro e Udine all’ ultima giornata. Da allora un cammino in salita che, prendendo la classifica delle ultime nove giornate, vedrebbe Trieste addirittura fuori dai play-off: Verona prima con 16 punti, Fortitudo e Treviso 14, Montegranaro, Udine, Ravenna, Mantova, Imola e Ferrara IO, Alma, Jesi e Forlì 8, Piacenza 6, Bergamo e Roseto 4, Orzinuovi 2. La necessità di invertire la tendenza e riprendere la marcia è evidente. Già a partire dalla sfida di domani contro Ravenna, la formazione che arriva all’Alma Arena reduce da due sconfitte consecutive. DA ROS Non è mai un buon segno concentrarsi su chi non c’è. Ma il ritorno di Matteo sarebbe importante per ridare sicurezza a un gruppo che in questo momento appare non averne. Come sta l’ala milanese? Bella domanda perché tra allenamenti a porte chiuse e mancanza di notizie certe rispondere non è semplice. Ma complessivamente la situazione di Da Ros sarebbe incoraggiante.