Rassegna stampa 16 gennaio: Il Resto del Carlino
Ravenna Con una media a partita di 18.5 punti, 6.3 rimbalzi, 1.6 recuperi e 1.4 assist, Rayvonte Rice è uno dei migliori stranieri del girone Est della serie A2 di basket e il top scorer della truppa giallorossa. Anche nella sfida di sabato sera contro Roseto ha contribuito con 20 punti e molto altro, senza nemmeno forzare troppo. Il giocatore statunitense era arrivato a Ravenna carico di promesse e le sta mantenendo tutte. Ray, come giudica la sua stagione fino a questo momento? «Sto giocando un buon basket, ma se ottengo queste cifre il merito va ai miei compagni di squadra che mi mettono in condizione di rendere al meglio, servendomi sempre la palla giusta quando so- no meglio piazzato per un buon tiro». Che cosa è cambiato nel suo gioco rispetto alla prima esperienza in Italia? «Non ho cambiato molto nel mio modo di intendere la pallacanestro, ma più semplicemente mi sono abituato allo stile di gioco che c’è in questo Paese. Inoltre il nostro coach, Martino, mi sta dimostrando grande fiducia e i suoi allenamenti sono molto duri e professionali. Quindi con un lavoro simile alle spalle non si può che migliorare». Quali sono i suoi obiettivi personali e dove può arrivare la squadra? «Io cercherò di dare sempre il meglio per la squadra, è quello l’unico vero obiettivo che mi pongo. Come gruppo invece, vogliamo raggiungere la migliore posizione possibile nella griglia playoff, ben sapendo che purtroppo non si potranno vincere tutte le partite». Con quali compagni ha legato di più? «Ovviamente con il mio connazionale Jerai Grant per via della lingua. Qualche volta usciamo insieme e parliamo molto. Tra gli italiani mi trovo molto bene con Montano e Jack il giovane (intende Sgorbati ndr), che ha però un cognome per me troppo difficile da pronunciare. Con Raschi invece ho parlato molto da quando sono qui e mi ha dato tanti buoni consigli. Poi con Mascio e Donny qualche volta esco a bere qualcosa o a mangiare fuori, ma in generale devo dire che mi trovo bene con tutti». ¦ ¦A Ravenna mi trovo benissimo, la gente mi ha accolto alla grande E qual è il suo rapporto con la città? «Ravenna è una piccola città ma è un bel posto in cui vivere. La cosa che mi è piaciuta di più è stata l’accoglienza della gente. Anche al pa-lazzetto non ci fanno mai mancare il proprio appoggio». E come passa il tempo libero un giocatore americano? «Un’altra cosa che mi piace di questa città è che la spiaggia si trova a soli dieci minuti di automobile. A volte vado anche a Milano Marittima e mi piace rilassarmi passeggiando tra un allenamento e l’altro». Stefano Pece