Le domeniche speciali di Rayvonte Rice: dopo il colpo al Pala Dozza, ora aspetta da ex la Tezenis
Per essere protagonista al Pala Dozza, senza vestire tra l’altro la casacca dell’Aquila, servono attributi, sangue freddo, qualità e mentalità da leader. Sono quattro prerogative che non mancano a Rayvonte Rice, che domenica scorsa nel momento più difficile dell’OraSì si è caricato oltremodo di responsabilità mettendosi in testa un’idea meravigliosa che, però, sul 28-56 per moltissimi era soltanto la chimera di un pazzo scatenato. Invece la guardia giallorossa ha letteralmente trascinato Ravenna ad un’impresa senza precedenti, convincendo tutti in modo definitivo sulle potenzialità di questa OraSì: “La vittoria in rimonta a Bologna ha confermato che la squadra può raggiungere traguardi importanti e voglio dare il mio contributo giorno per giorno. Sono venuto a Ravenna per migliorarmi ma soprattutto per dare una mano alla squadra. Due anni fa a Verona, in occasione della mia prima esperienza in Italia, penso che spesso la squadra soffrì perchè molti giocavano singolarmente, badando prima a se stessi e poi al collettivo. Qui le cose sono diverse, ma penso che adesso anche la Tezenis abbia creato il giusto mix tra giovani ed esperti”. Domenica prossima, in un Pala De Andrè che si preannuncia gremitissimo, Rice affronterà la Tezenis per la prima volta da avversario: “Forse avvertirò una sensazione particolare giocando contro Verona, che fu la mia squadra in Italia, ma per me ogni partita rappresenta qualcosa di speciale e non penso che avrò il problema dell’emozione. Dobbiamo vincere per dare continuità ai nostri risultati”.
(nella foto Schicchi, Rice saluta i 250 tifosi giallorossi a fine partita a Bologna)