• 24/11/2017
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Rassegna stampa 24 novembre: Stadio-Corriere dello Sport

di Damiano Montanari BOLOGNA La prima volta (da ex] non la scorderà mai. Matteo Montano, che domenica affronterà la “sua” Fortitudo da avversario, sta gestendo bene l’emozione di questi giorni. Come si è immaginato il suo ritorno al PalaDozza? «Sarà la prima volta da ex a livello senior. In Fortitudo ho trascorso tre anni bellissimi. Ora sono tranquillo, ma so già che domenica l’emozione aumenterà». A Ravenna ha trovato la sua dimensione? «Qui mi hanno accolto tutti benissimo. La nostra classifica è bugiarda. Abbiamo pagato alcuni alti e bassi dovuti alla sfortuna e all’arrivo in ritardo del pivot Grant. Dobbiamo ancora amalgamarci al meglio». Le fa pauraquesta Fortitudo? «Non direi paura. E’ la squadra da battere insieme a Trieste. Noi ci proveremo». In una Fortitudo di questo livello avrebbe potuto dire la sua anche Montano? «Non lo so. La squadra è stata fatta dall’allenatore e da chi di dovere. Ora io sono a Ravenna e sto bene qui». Sarà un Montano con il dente avvelenato? «Assolutamente no. Giocherò davanti a chi mi ha sostenuto per armi e mi vuole bene. Sono molto sereno e felice». Domenica a Boniciolli cosa dirà? «Lo saluterò tranquillamente, faremo due gag come è già accaduto in precampionato. E basta. Non ho alcun risentimento nei suoi confronti: posso solo essergli riconoscente. Alla fine dell’anno scorso ha preferito altri giocatori a me per scelta tecnica, io ero in scadenza e a giugno sono andato via Non c’è stato alcuno scontro». In futuro si farebbe ancora allenare da Boniciolli? «Se lui mi volesse, più che volentieri». Sogna un ritorno in Fortitudo? «Certamente. Il mio obiettivo come giocatore è arrivare in Serie A. La remora è non avere raggiunto il traguardo con l’Aquila Io sono fortitudino, la Fortitudo è casa mia. Mi piacerebbe tornare, magari in Serie A». Cosa è mancato alla Fortitudo della scorsa stagione per riuscirci? «Sinceramente, fin dal pre-campionato, avevo avuto il sentore che la stagione sarebbe stata peggiore di quella precedente. Eravamo partiti male, con dichiarazioni e con scelte sbagliate. La pressione e la tensione erano incredibili. Poi è dipeso anche da noi. Avremmo potuto fare meglio. Ma abbiamo comunque perso 3-2 in semifinale con una signora squadra come Trieste». Questa Fortitudo è più fortedi quella della scorsa stagione? «Considerando l’esperienza del roster, è sicuramente più pronta». Rosselli è vicino alla Fortitudo, ma valuta anche altre opzioni. Lei dove spererebbe che andasse? «Alla Fortitudo sposterebbe molto, ma altererebbe gli equilibri; a Trieste rafforzerebbe una squadra già molto quadrata; a Treviso farebbe fare un salto di qualità importante. Io spero che vada a Pesaro. Così non lo incontrerò come avversario…”.


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