Rassegna stampa 2 novembre: Il Resto del Carlino
Ravenna. Nonostante non sia arrivata la vittoria, a Ferrara, contro la Bondi, Jacopo Giachetti ha mostrato evidenti segnali di progresso nella gestione del gioco e della resa offensiva: 23 punti con 2 rimbalzi e 6 assist rappresentano la migliore prestazione fino ad oggi per l’esperto giocatore dell’OraSì. Tuttavia, in linea col pensiero di coach Martino, anche il playmaker è convinto che la formazione ravennate possa crescere. «Ci sono tanti giocatori nuovi all’interno del gruppo – spiega Giachetti – e tutti stanno lavorando duramente per entrare sempre meglio negli schemi di gioco. Pertanto sono convinto che la squadra abbia enormi margini di miglioramento. Abbiamo la fortuna di essere allenati da uno dei migliori tecnici di questa categoria e basterà avere un po’ di pazienza per toccare con mano i nostri progressi». Tuttavia le due sconfitte esterne con soli tre punti complessivi di scarto sono ferite ancora aperte. >Ma Giachetti predica ottimismo: «Occorre innanzitutto sottolineare che quelli di Ferrara e Udine sono campi durissimi. Infatti, sono squadre che hanno il nostro stesso obiettivo, cioè raggiungere i playoff, ma dalla prima alla seconda partita a mio parere si sono visti notevoli passi avanti. Purtroppo ci è mancata la zampata decisiva e la sconfitta di Ferrara brucia ancora di più, perché eravamo in pieno controllo. E’ vero che segniamo tanto, ma ancora sbagliamo qualcosa nell’esecuzione dei giochi, quindi dovremo fare tesoro di questa esperienza». In una partita come quella di Ferrara ha pesato tanto anche l’assenza di Masciadri. «Loro hanno schierato Hall da 4 e due lunghi veri, quindi uno come Masciadri ci avrebbe fatto indubbiamente comodo – è il pensiero di Giachetti – anche per la sua pericolosità dal perimetro. Questo però non toglie merito a chi lo ha sostituito perché lo ha fatto molto bene». Dopo questa sconfitta c’è più rabbia o delusione in casa OraSì? Giachetti la pensa così: «Decisamente siamo molto arrabbiati, poiché proprio dire di aver gettato alle ortiche 2 punti. Ma è una rabbia ‘positiva’ che si trasforma in motivazione in vista dell’attesa sfida di sabato al Pala De André contro lo squadrone di Trieste. Le partite contro le grandi sono le più facili da preparare, perché sai che tutto quello che fai lo devi fare al meglio e non puoi sbagliare assolutamente niente. Trieste sta dimostrando sul campo di essere la squadra più forte – conclude il playmaker dell’OraSì – ma noi in casa abbiamo qualcosa in più, perchè possiamo contare sulla spinta del nostro pubblico e quindi non temiamo nessuno». Stefano Pece