Rassegna stampa 1 novembre: Il Resto del Carlino

Ravenna Dopo 5 partite di campionato è tempo di tracciare un primo bilancio in casa OraSì. Di positivo ci sono le 3 vittorie, un attacco da 80 punti a partita con percentuali tra le migliori del girone Est e una buona tenuta a rimbalzo. Quelle negative vengono da due partite sfuggite per un soffio, alcuni momenti di pausa nel gioco e le precarie condizioni fìsiche di Masciadri. E’ coach Martino a tirare le fila di questo inizio di campionato: «Dal mio punto di vista il bilancio è buono, ma non ottimo poiché manca almeno una delle due vittorie esterne che potevamo ottenere. Non credo alla casualità, quindi ritengo che sia giusto così perché in questo momento manchiamo ancora di durezza, di consistenza e di killer instinct nei momenti decisivi». BILANCIO in chiaroscuro quindi. Ma coach Martino vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? «Non dobbiamo dimenticare da dove è partita questa squadra. Abbiamo vissuto un precampionato funestato da infortuni e ritardi e, a parte quella con Faenza, abbiamo vinto soltanto l’ultima amichevole con Bergamo. Se analizziamo la nostra crescita da quel momento ad oggi, allora possiamo dire che è stata notevole. Inoltre, a conforto di questa tesi, abbiamo vinto tre partite in campionato, e le due sconfìtte sono arrivate all’ultimo tiro e su campi co- me quelli di Udine e Ferrara che sono squadre che puntano ai playoff e possiedono il talento e il roster per riuscirvi». La sensazione è che siano molte le squadre in grado di puntare ai playoff, probabilmente almeno 10. «E’ anche il nostro obiettivo e, a mio giudizio, per il momento non bisogna pensare al piazzamento, quello dipenderà soltanto dal lavoro che faremo sul lungo periodo. E’ più importante arrivare alla post season preparati. Riguardo alle avversarie, ci sono due squadre che giocano ad un altro livello che sono Trieste e Fortitudo e ritengo che anche Treviso, quando risolverà la situazione infortuni e inserirà il secondo straniero, raggiungerà quella fascia. Ma alle spalle di queste, ci sono almeno 7-8 squadre che lottano per 5 posti e tra queste ci siamo anche noi». Forse sull’onda della passata stagione si tende a dare per scontato un piazzamento di prestigio, ma proprio la situazione di Treviso sta dimostrando quanto sia diverso questo campionato dal precedente. «Proprio per questo motivo fin dall’inizio della stagione sto chiedendo di evitare paragoni col passato. Questo è tutto un altro campionato e non è nemmeno giusto nei confronti dei nuovi giocatori perché mette loro pressione. Avere Masciadri out non aiuta dal punto di vista della crescita del gruppo sione controproducente. La squadra infatti ha cambiato molto, sei giocatori nuovi sono tanti, e lo ha fatto soprattutto nei ruoli chiave. Le loro caratteristiche sono diverse rispetto a quelle dei predecessori e i nuovi schemi vanno assimilati, per questo dico che ci vorrà tempo. Poi avere Masciadri fuori è un’altra difficoltà che non aiuta dal punto di vista della crescita del gruppo. Ovviamente tutto ciò non toglie che mi aspetto di più da tutti a livello individuale, ma la squadra andrà valutata sul lungo periodo».

Stefano Pece