• 31/10/2017
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Rassegna stampa 31 ottobre: Corriere Romagna

Il ko di Ferrara ripropone ancora tanti rimpianti in casa OraSì. Anche se Ravenna ha mostrato che la strada intrapresa è quella giusta, certe occasioni non si possono buttare al vento. Una partita ormai vinta e poi persa come quella di sabato è stata una vera mazzata: «Un esito che ci ha lasciato molto delusi -commenta Alberto Chiumenti -perché quando si perde in quel modo c’è solo da essere molto arrabbiati con se stessi. Sinceramente senza togliere nulla agli avversari la gara l’abbiamo persa noi e quindi credo che la sconfitta ci debba servire da lezione perché quando le partite s’incanalano in un certo modo si è obbligati a chiuderle con la vittoria». Bene ma non benissimo Avere disputato una sfida dall’epilogo uguale a quella di Udine è una realtà ancora difficile da accettare anche dall’esperto giocatore veneto che cerca di analizzare il momento della squadra: «Avevamo preparato bene la gara, ma pur riuscendo a giocare una buona pallacanestro, non abbiamo saputo capitalizzare i vantaggi acquisiti. E siccome le squadre sono veramente solide solo quando riescono a crearsi e a sfruttare le occasioni favorevoli, noi evidentemente in questo momento siamo un buon gruppo, ma non ancora ottimo e in un torneo di questo livello significa disputare un campionato normale invece di uno super». Un aspetto rilevante è stato l’avere concesso troppo agli esterni avversari specie nell’ultimo quarto probabilmente affaticati da una rotazione che non ha compreso Masciadri, fermo per un problema al ginocchio, anche se “Chiumo” dissente da questa considerazione: «Motivare la sconfitta con l’avere accusato un calo fisico lo considero solo un alibi poiché, in effetti, non c’è stato. Ribadisco che è mancata la giusta determinazione nei momenti cruciali del match». Cercando di scordare il più presto l’episodio l’ala-pivot cerca poi d’inquadrare la sfida importantissima di sabato prossimo contro Trieste augurandosi che il gruppo possa contare nuovamente su Masciadri: «Sarà importante recuperarlo. Contro una squadra lunga come Trieste occorrerebbe il gruppo al completo e senza di lui la coperta risulta un po’ corta. In quanto a loro ho visto la gara contro la Fortitudo e mi hanno fatto una grandissima impressione. Sappiamo di dovere fronteggiare una delle squadre più forti, se non la migliore, ma siamo certi che se riusciremo a svolgere bene i nostri compiti potremo batterli. Sinceramente non vedo avversari invincibili in questo campionato». MAURIZIO CORENI

 

 

 

 

 

 

 


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