• 30/10/2017
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Rassegna stampa 30 ottobre: Il Resto del Carlino

Ravenna. Tre punti di scarto, due sconfitte incassate. Sta diventando una pericolosa tendenza quella dell’Ora-Sì lontano dal Pala De André: perdere sull’ultimo tiro. Il gruppo di Antimo Martino ha gettato alle ortiche una vittoria che va a sommarsi al ko di Udine e non può che recriminare per i 4 punti persi. Si sarebbe potuta trovare 5-0 nel computo vittorie-sconfitte, invece è 3-2. «A Ferrara abbiamo commesso er- rori grossolani in attacco e in difesa – sottolinea senza mezze misure il dg Mauro Montini – e questo ha vanificato gli sforzi compiuti. Dura analisi del Dg Montini «Poca lucidità nei momenti chiave e palloni persi in modo superficiale: così non va» Cambi difensivi sbagliati, palloni persi in attacco in modo superficiale uniti alla mancanza di lucidi- tà nel gestire i momenti importanti sono concause di questa sconfitta sulle quali occorrerà riflettere». Tuttavia è stata una gara diversa dalle precedenti. «Stavolta non abbiamo vissuto il momento di break delle gare precedenti, ma è mancato il controllo emotivo che una squadra esperta come la nostra dovrebbe avere. Avevamo in mano l’inerzia della partita e nel primo tempo avremmo dovuto incamerare un vantaggio più largo di 6 punti. Nell’ultimo quarto poi, abbiamo lasciato che fosse Ferrara a gestire la fase più importante del gioco e non siamo stati capaci di fare le scelte giuste». Martino nel dopo gara ha sottolineato con forza che il talento non basta se non si usa la testa. Si riferiva a qualcuno? «La squadra ha da poco raggiunto una condizione fisica sufficiente mentre per quanto riguarda il percorso tecnico, questo non è assimilabile in tempi brevi. Inoltre ha cambiato sei giocatori e c’è ancora bisogno di lavorare. Così non siamo sempre riusciti a trovare le soluzioni giuste, nonostante siano state provate in allenamento. Alcune volte ci affidiamo più all’estro individuale che non alla collaborazione di squadra e questo non è ciò che chiede Martino». Ora all’orizzonte c’è Trieste. Non è la settimana più semplice per affrontare la capolista che ha appena ‘asfaltato’ la Fortitudo (99-74) e lo ha fatto giocando senza Bowers. «Trieste confermare di essere una delle squadre più accreditate per la promozione. E noi già in Supercoppa ne avevamo avuto un assaggio. Ma al di là della forza di Trieste, ora è necessario preoccuparsi di noi stessi perché dobbiamo mettere a posto diverse cose in attacco come in difesa se vogliamo giocare ad armi pari con questa avversaria. Sabato sarà necessaria la massima attenzione e Trieste non è squadra che ha bisogno di regali. Per noi può essere un’occasione di rilancio sul piano della prestazione prima ancora che del risultato». Stefano Pece


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