Rassegna stampa 21 ottobre: Corriere Romagna

RAVENNA

AGOSTINO GALEGATI, RICCARDO ROSSI

Giovani, rampanti, talentuosi e spinti dal vento ambizioso di basket-City. Matteo Montano e Lorenzo Penna rappresentano il nuovo che avanza, in un campionato di grandi firme (soprattutto nel loro ruolo) e di imponderabili promesse. Il loro confronto diretto, accentuato dal cuore fortitudine del neo-ravennate e da quello virtussino dell’imolese, rappresenta il tema più interessante del derby romagnolo in programma al Pala De André. Il talento cristallino del primo opposto all’intensità difensiva del secondo: ci sarà davvero da divertirsi. Quello di domani sarà, per voi abituati a quello bolognese, il primo derby Ravenna-Imola. Come ve lo aspettate? Montano: «Ogni derby è unico, ha il proprio fascino ed è sempre difficile fare paragoni. Mi aspetto qualcosa di diverso, con tanta energia in campo e fuori, visto che è una sfida qui in Romagna particolarmente sentita». Penna: «L’atmosfera del derby romagnolo l’ho già potuta assaporare a Forlì e posso immaginare che sarà altrettanto coinvolgente. Fra l’altro l’ambiente di Ravenna dopo le cinque sfide della scorsa stagione con la Virtus lo conosco molto bene». Siete arrivati quest’estate in una nuova realtà, con maggiori responsabilità, come state affron- tando la situazione? Montano: «Sono arrivato qua a Ravenna proprio per questo, per avere un ruolo importante in una squadra ambiziosa. Ho parlato con Martino prima di firmare e mi ha fatto capire chiaramente quello che deve essere il mio ruolo qui. Finora sono contento per la scelta e sono convinto che lo sarò anche a fine stagione». Penna: «Coach Cavina mi parla tanto, sin dall’inizio, di questa responsabilità e io non mi tiro certo indietro. Voglio dimostrare di poter essere il play titolare di una squadra di A2 e lavoro tutti i giorni duro in tal senso». Sarete soddisfatti a fine stagione se con la squadra e come singolo avrete raggiunto… Montano: «Ovviamente se disputeremo un buon campionato, ma soprattutto se non avremo rimpianti di un qualcosa che poteva andare e invece non è andato. Per questo stiamo facendo tutti il massimo». Penna: «Puntiamo a disputare una stagione tranquilla, quindi a salvarci senza bisogno dei play-out, stazionando a metà classifica. Siamo una squadra giovane, con tutti gli aspetti positivi e negativi che l’età comporta. Possiamo crescere tanto, ma pure pagare l’inesperienza in qualche momento di partita» Come diretti avversari vi conoscete bene: cosa volete dirvi? Montano: «Ho avuto modo di conoscerlo di persona due estati fa all’Isokinetic perché entrambi a-vevamo subito infortuni, lui alla spalla, io uno stiramento, e ci siamo trovati a fare riabilitazione insieme. Già dal primo approccio la mia impressione è stata quella di un bravissimo ragazzo, che ama il basket, ha voglia di emergere e ha le capacità per farlo. Poi l’ho affrontato da avversario e ha confermato di poter essere un giocatore dal grande futuro davanti a sé».