• 19/10/2017
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Rassegna stampa 19 ottobre: Il Resto del Carlino

Ravenna

Il derby con l’Andrea Costa Imola non è una partita come le altre per Giacomo Sgorbati. Unico ex della gara, il numero 4 dell’OraSì ha debuttato proprio a Imola da professionista nella stagione 2015-16 agli ordini del coach di allora Giampiero Ticchi, passando poi sulla sponda ravennate nella stagione successiva. A Ravenna, nella memorabile annata 2016-17, Sgorbati ha cominciato la regular season col freno a mano tirato per uscire poi alla distanza e diventare determinante durante i playoff. L’incipit di questo nuovo campionato sta ricalcando abbastanza fedelmente quello precedente e la speranza dei tifosi è che Sgorbati ripeta lo stesso percorso di crescita nel corso della stagione. Tuttavia è sotto gli occhi di tutti il momento di difficoltà del giocatore, reduce anche da un’estate di lavoro con la nazionale under 20 che ha parteci- pato agli Europei di categoria, e che probabilmente ha contribuito a svuotarlo di energie. «Sono cose che possono influire, ma non vanno assolutamente prese come alibi – spiega il diretto interessato -. Un calo di rendimento ci può stare e io per primo sono cosciente che potrei dare di più alla squadra. Tuttavia restando tranquillo e continuando a lavorare sono convinto di poter dare un contributo più consistente». Intanto però c’è il confronto col passato recente che incombe e per Sgrobati non può essere una partita come un’altra. «Non lo è infatti -ammette l’ala giallorossa -, innanzitutto perché abito molto vicino a Imola e poi perché in quella società ho mosso i primi passi debuttando anche tra i professionisti. E’ un bel carico di emozioni e ci saranno tante persone da salutare prima, ma ci tengo a fare bene contro la mia ex squadra». Un’Andrea Costa che, a dispetto di quanto non dicano i 2 punti in classifica, non è formazione arrendevole. Ha stentato al debutto nel derby di Forlì, successivamente però ha umiliato Ferrara (71-45) al Pala Ruggì e, pur perdendo, ha dato battaglia anche all’Alma Arena alla corazzata Trieste. «La squadra è cambiata molto rispetto a quella che conoscevo – afferma Sgorbati -. L’impronta di Cavilla è diversa: è diventata molto aggressiva e piuttosto fisica, prova sempre a tenere i tirmi alti e sicuramente tenterà di metterci in difficoltà con le accelerate dei loro piccoli». Tuttavia ha voglia di riscatto dopo la rimonta strozzata di Udine . «Sicuramente la voglia di riscatto non ci manca e dalla partita di Udine abbiamo imparato che non si possono vivere momenti di black out così prolungati, che ci costringono poi a rimonte che fuori casa sono estremamente difficili da portare a termine. Dobbiamo fare tesoro di quell’esperienza e capire che dobbiamo essere attenti e costanti per tutti i 40 minuti».

Stefano Pece


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