• 17/10/2017
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Rassegna stampa 17 ottobre: Il Resto del Carlino

A Udine, dove è arrivata la prima sconfitta stagionale dell’OraSì, protagonista assoluto è stato Matteo Montano che ha mostrato tutto il suo potenziale, evidenziando la capacità di spaccare le partite che lo ha reso il pezzo pregiato del mercato estivo giallorosso: 26 punti (col 67% da 3 punti), 4 rimbalzi, 2 recuperi, 3 assist e tanta personalità per una prestazione confortante in chiave futura. «Siamo rammaricati per come è finita – afferma Montano – Ma più che per la sconfìtta, decisa dagli episodi, siamo delusi dai nostri primi 2 quarti. Ero convinto alla vigilia, e lo sono tutt’ora, che fos- Una prova maiuscola «Ai supplementari ero un po’ cotto, ma non mi sarei tirato indietro nell’ultimo tiro» se una gara alla nostra portata, se solo avessimo approcciato la partita nel modo giusto». Però la ri- monta era andata a buon fine e nell’overtime Ravenna si è trovata a +5. Poi, l’uomo della provvidenza udinese è stato Benevelli, giocatore che fino a quel punto non aveva inciso sulla partita. «La parità era in mano nostra, stavamo giocando in modo intelligente ma, come ho detto, sono stati gli episodi a deciderla: il canestro di Dykes in faccia a Grant e le due triple improvvise di Bene-velli che sembrava essere in un tunnel negativo. Dispiace sia andata così, ma se non altro, questa gara ci lascia la consapevolezza che ce la possiamo giocare con tutti, anche contro squadre che inseguono sogni di promozione». Ma la gara del ‘PalaCarnera’ ha lasciato soprattutto la consapevolezza che forse è sbocciato il vero Montano, giocatore capace di caricarsi in spalla la squadra. «Stavo bene fisicamente- spiega il numero 3 – e nonostante fossimo sotto di tanti punti ero convinto di poter recuperare. Ho cercato di portare energia e una certa sfacciataggine, sono capace di prendermi le responsabilità e mi piace avere la palla in mano per smuovere la situazione. Ci ho provato e la squadra mi ha seguito». Magari Montano avrebbe voluto per sé l’ultimo tiro, vista la striscia positiva: «Come ho detto, se mi fosse arrivato in mano l’ultimo pallone non mi sarei tirato indietro. Ma ho ripensato tutta la notte alla gara e forse nei supplementari ero un al limite. Inoltre Giachetti aveva fatto un gran canestro che ci aveva portato sul +2 e si era costruito un buon tiro per vincere. Purtroppo il suo tiro non è entrato». Adesso c’è il derbv con Imola, «una partita che vale sempre 2 punti – conclude Montano – So che il pubblico ci tiene, come ci teniamo noi e arriva al momento giusto, perché vincere un derby sarebbe il modo migliore per dimenticare la delusione di Udine. Speriamo nel pienone al De André». Intanto questa è l’ultima settimana utile per abbonarsi (sottoscritte finora quasi 1.100 tessere) e oggi inizia la prevendita per il derby con Imola.

Stefano Pece


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