• 18/06/2017
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Il Resto del Carlino, 18 Giugno 2017: Fedeltà Masciadri «Varese mi ha tentato, ma la mia casa è qui»

«SONO molto felice, tutto qui». Sono le prime parole di Stefano Masciadri all’indomani del rinnovo del contratto che lo legherà al Basket Ravenna Piero Manetti per altre due stagioni. Il numero 14 ha mostrato statistiche da 8.2 punti, 3.8 rimbalzi e 1.2 assist durante la stagione regolare, accrescendo i suoi numeri nei playoff fino a 11.3 punti, 4.2 rimbalzi e 1.7 assist. Numeri questi, che hanno scatenato su di lui l’interesse di mezza Italia. «E’ stata una settimana difficile per me – ammette Masciadri -. Grazie alla bella stagione appena vissuta si sono aperte tante porte: Legnano, Latina, Treviso, ma quella che mi ha messo più in difficoltà è stata la chiamata di Varese. Quando hai 28 anni e arriva una chiamata dai piani alti ci pensi sempre molto bene prima di rifiutare, quindi mi sono preso del tempo per pensare. Alla fine ho deciso di fare la scelta che mi faceva stare tranquillo e che mi permetteva di continuare a lavorare con un gruppo di persone di cui mi fido. Quando ho chiamato Monti- ni per dire si, non ho avuto nessun rimpianto». PER UN MASCIADRI che rifiuta Varese c’è invece un Tambone che accetta. Non è ancora ufficiale, ma sembra che il play romano sia intenzionato a tentare l’avventura in serie A. Intanto l’OraSì riparte da tre punti cardine di questa stagione – Chiumenti, Masciadri e Sgrobati – in attesa di capire se ci saranno altre conferme. «Sono sicuro che lo staffa lavorerà per riconfermare qualcuno – auspica Masciadri -. Non so ancora chi perché in questi giorni si è parlato solo di me, ma adesso che hanno qualche sicurezza in più, sono convinto che scopriranno altre carte». Intanto il Barba torna con la memoria alla stagione appena vissuta. «A livello personale mi sono tolto un bel po’ soddisfazioni. Nessuno ci dava credito all’inizio ma poi si sono dovuti ricredere tutti. Questa è una cosa che non dimenticherò mai. Voglio continuare a lavorare come ho fatto quest’anno, cercando di limitare i miei bassi per mantenere uno stan- dard elevato. So di essere un ingranaggio importante di questo proli dubbio «Settimana difficile e diverse richieste: a 28 anni quando ti chiamano ai piani alti ci pensi» getto e lavorerò anche sul carattere perché so bene che l’atteggiamento è il mio punto debole: ogni tanto tendo a nascondermi e invece voglio essere il tipo di giocatore visto nei playoff». Sul campionato. Tutti i protagonisti sembrano d’accordo sul fatto che, a prescindere dalla promozione o meno della Virtus Bologna, il girone Est non perderà nulla del suo fascino. «Basta guardare le squadre che lo compongono. Cremona farà una grande squadra poi occhio a Udine che ha preso Raspino, e Jesi che si è rinforzata con Rinaldi. E non vanno sottovalutate neanche le matricole Orzi-nuovi e Montengranaro, quest’ultima tra l’altro è una piazza storica che torna nel grande basket». Stefano Pece


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