• 04/06/2017
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Il Resto del Carlino, 4 Giugno 2017: Una stagione meravigliosa E poi la vittoria più grande: il rispetto di tutti

NO, NON FATE quella faccia delusa. Non è il momento dell’amarezza, bensì di essere consapevoli della bellezza di un anno indimenticabile. In finale vola la Virtus Bologna, sacrosanto, però l’avventura di Ravenna finisce solo per la statistica, è un’incancellabile pagina di storia. Ricordiamoci com’eravamo partiti: in punta di piedi, per salvarci e con meno, molti meno soldi degli altri. Finale: ci siamo ritrovati al tavolo delle grandi, alla fine fra le prime 4 su 32 squadre, presi per mano da un coach che mezza Italia ci invidia. Niente potrà far dimenticare un’annata adrenalinica, macchiata solo dal penoso pellegrinaggio nei playoff da un palasport all’altro (per favore, mai più. Mai più). SOLO QUALCHE ricordo sparso: dalla doppia vittoria nell’inedito derby con Forlì, alla sberla mollata alla capolista Treviso, alla volata con brivido in casa con Ferrara, alla gioia di violare in autunno un tempio come il PalaDozza. Spettacolo puro sul campo e un entusiasmo crescente di un tifo in simbiosi con una squadra semplice e genuina nel suo attaccamento alla città, un patrimonio da non disperdere. E non sarà semplice, perché il difficile viene ora, e la società lo sa che ripetere tutto questo è complicato, però è il suo bello salire in vetta e restarci ad ammirare il panorama. Ammirare immagini come Taylor Smith che dopo aver schiantato la Virtus Bologna in campionato improvvisa una scenetta con una decina di baby supporter in delirio (vedifoto sopra). E come dimenticare la sua stoppata (una delle tante) nei playoff che scaraventa un giocatore di Roma in mezzo al pubblico? E il finale thrilling di gara 2 con Verona, col tiro di Frazier sputato fuori dal ferro e l’esultanza calcistica a tutto campo a braccia spalancate di Chiumenti? E l’accoglienza al ritorno da gara 3 di Verona: mamme, bambini e anziani, non ultras, in fila per abbracciare i conquistatori del PalaOlimpia? Si vive per emozioni come queste e per una consapevolezza: la più grande vittoria di quest’anno non è essere arrivati alle semifinali playoff, la vera vittoria è essersi conquistati il rispetto dell’Italia cestistica. Poi domani si ricomincia da capo e sarà diverso, non aspettatevi che l’OraSì rimanga così com’è: specie in provincia le squadre sono fatte per essere smontate e rimontate, e ogni anno è diverso dall’altro. Ma questo resterà di una bellezza irripetibile. E dobbiamo esserne fieri. Andrea Degidi


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