Corriere di Romagna, 4 Giugno 2017: Andrea Raschi: «Avrei voluto chiudere l’annata in modo diverso»
RAVENNA Due ottobre 2016-due giugno 2017, gli otto mesi da sogno si sono interrotti con il risveglio dopo tre partite con una lancia-tissima Virtus. La formazione di Ramagli ha spietatamente sfruttato il calo fisico di capitan Raschi e compagni che hanno sparato le ultime cartucce nei primi due quarti di venerdì per poi vedere la spia della riserva delle energie accendersi in prossimità dell’intervallo e con il serbatoio svuotato negli ultimi venti minuti. Resta comunque intatta la consapevolezza di avere disputato una grande annata: la semifinale play-off, il quarto posto nella stagione regolare e un tifo sempre più presente, attento, caloroso, sportivo e colorato anche al PalaGalassi. L’orgoglio del Professore «Venerdì contro la Virtus abbiamo disputato venti minuti veramente ottimi – conferma Andrea Raschi – fatti di grande intensità difensiva e attenzione. Nei primi due quarti siamo riusciti a mettere un po’ di sabbia nei loro ingranaggi e il risultato ci stava dando ragione (33-23 al 9′). Poi purtroppo nel terzo quarto non abbiamo più avuto la sufficiente brillantezza nelle gambe e questo aspetto, unito ad alcune scelte che non si sono rivelate vincenti, li hanno favoriti. Hanno sfruttato da grande squadra quale sono il decimo di secondo di ritardo che avevamo in alcune situazioni. A quel punto abbia- DOPO LE TRE SCONFITTE CONTRO LA VIRTUS «Dal terzo quarto la Virtus è riuscita a sfruttare bene quel decimo di secondo di ritardo che avevamo in alcune situazioni» mo subito un divario che non siamo più riusciti a colmare .Dispiace molto essere usciti sconfitti 3-0, perché è stata una stagione sopra la righe e bellissima, ma a-vremmo preferito chiuderla in maniera differente. Bisogna però dire che non eravamo quelli delle serie precedenti, quindi grandi meriti a Bologna che è lunga, ben preparata, ben allenata e ha tutte le carte in regola per fare benissimo. Ci godiamo quanto fatto al di là dei nostri limiti fisici o tecnici e delle assenze di Marks contro Roma e Verona. Tutti meritano un applauso, dirigenza, staff tecnico, giocatori e pubblico che ha sempre manifestato il proprio calore, senza giudicarci o criticarci. Se si fosse giocato a Ravenna sarebbe cambiato qualcosa? Abbiamo spesso dimostrato di poter andare oltre questi aspetti, ma effettivamente qualcosa poteva cambiare a livello di riferimenti. Ci siamo spesso dovuti adeguare, ma non è sempre semplice». a.g.