• 03/06/2017
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Il Resto del Carlino, 3 Giugno 2017: Martino non perde la serenità «Abbiamo dato tutto, vanno in finale i più forti»

E’ COMUNQUE di buon umore coach Martino al termine di gara tre. Una gara che, se non ha allungato la serie, ha però dimostrato tutto il carattere della sua squadra che esce dal torneo ma lo fa a testa alta. «Sono soddisfatto di avere dato tutto, ogni singola energia rimasta – spiega -. Le abbiamo lasciate tutte sul campo e sono orgoglioso dei ragazzi che hanno lottato e non si sono risparmiati. Andiamo a casa a testa alta e l’ho fatto presente ai miei giocatori negli spogliatoi». SULLA partita invece il coach afferma: «Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo. L’unica speranza che avevamo per compensare la Virtus era metterci più energia di loro. Nel primo tempo ci siamo riusciti, poi l’energia francamente è finita. Va in finale la squadra più forte». Complimenti dovuti quindi alla Virtus, la squa-ra più forte, che adesso attende solo l’avversario. «AL DI LA di chi sarà il loro avversario – sottolinea l’allenatore dei giallorossi – sarà una finale interessante tra due squadre costruite per vincere». Poi il coach non può che ripercorrere la cavalcata vincente di questa stagione. «Siamo partiti per fare bene e siamo cresciuti passo dopo passo. Dovevamo salvarci, poi abbiamo raggiunto il quarto posto. Abbiamo raggiunto i playoff, dovevamo uscire con Roma e invece abbiamo vinto, poi abbiamo superato inaspettatamente anche Verona e siamo arrivati fin qui. Non abbiamo impensierito Bologna come averm-mo dovuto, ma abbiamo dato tutto e questo mi basta».   DA DOVE ripartire per la prossima stagione? «Quello che dobbiamo fare è staccare per un po’ – anticipa il coach -. Ma dobbiamo anche sbrigarci a pensare al futuro. Essere andati così avanti rende tutto più complicato per costruire la nuova squadra perchè c’è meno tempo. Dobbiamo ripartire da questo risultato, ma ciò non significa che si possa ripetere per forza il quarto posto. Dobbimo lavorare con intelligenza, rischiare su qualche giocatore e tentare di consolidarci». Stefano Pece

 

LE PAGELLE

Smith 6 Perde nettamente il duello con Lawson che lo sovrasta fisicamente sia in attacco che in difesa. Riesce comunque ad andare in doppia cifra ma la faccia non è quella giusta. Esce dal campo demoralizzato perché sa di non avere dato quanto avrebbe potuto. Ma il Lawson di questa serie era un giocatore davvero di un’altra categoria. Sgorbati 6.5 Torna a giocare sui livelli mostrati nei primi turni e si dimostra più pronto rispetto alle prime due gare. Inizia attento in difesa, ruba un paio di palloni importanti, segna e mette in ritmo i compagni. Col crescere degli avversari sparisce progressivamente dal campo, ma merita la sufficienza. Chiumenti 6.5 La staffetta con Smith permette a Martino di avere sempre muscoli e grinta all’interno del campo. Prova ad usare tutte le sue doti di grande esperienza, ma è oggettivamente difficile in una serata in cui i lunghi emiliani giocano così. Marks 6.5 Passi avanti, anche se troppo tardi. Si mette a disposizione della squadra prendendosi. Mette insieme 9 punti ma pasticcia anche in fase di ultimo passaggio. Resta il rimpianto di sapere come sarebbe andata la serie avendolo al 100%. Raschi 7 Entra e rivitalizza la squadra. Alla tenera età di 39 anni batte nell’uno contro uno giovanotti con 10 anni meno di lui sulla carta di identità. Perde qualche palla, è vero, ma a tratti Bologna appare ingiocabile per tutti. Masciadri 5.5 Non è la sua partita. Comincia bene in difesa ma si nasconde un po’ in attacco. Tira pochissimo. Prova ad arginare i lunghi avversari, ma è in campo nel momento peggiore dei suoi e sprofonda insieme alla squadra in un cono d’ombra che dura tutto il secon- do tempo. Tambone 8 Dopo due gare opache c’era assoluto bisogno del suo apporto in chiave offensiva e di costruzione del gioco. In gara 3 torna ad essere quello della regular season. Più forte delle marcature predisposte su di lui da Ramagli dispensa assist e segna punti importanti e quando gira lui, tutta la squadra aumenta di qualità. Quando è in panchina a rifiatare i compagni perdono mordente. Martino lo rimette in campo e lui le prova tutte per rivitalizzare la squadra, ma la Bologna odierna non era superable. Seck6 Entra e segna, seppure a difesa ferma poiché il punteggio è già in archivio. Avrà almeno il ricordo di avere fatto 2 punti alla Virtus. Sabatini 7 In linea con le ultime nove partite offre un’altra prestazione di grande estro ed energia. Durante i playoff si è trasformato nel terzo americano nelle fila dei giallo-rossi e ha spezzato spesso gli equilibri delle gare. Cosa che gli riesce soltanto nel primo tempo, ma gli vale un buon voto. s.p.


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