• 01/06/2017
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Corriere di Romagna, 1 Giugno 2017: OraSì, l’urlo di Masciadri: «Non siamo ancora morti»

RAVENNA «Non siamo morti, anzi». Bastano quattro parole di Stefano Masciadri per tranquillizzare tutti sul fatto che domani, al Pala Credito di Forlì, ci sarà partita. Se proprio dovrà congedarsi dalla migliore stagione della storia della palla a spicchi ravennate, FOraSì vorrà farlo come si deve. Nuvole minacciose, insomma, se non proprio nere all’orizzonte di una Virtus che martedì sera ha confermato quanto tutti già sapevano, ovvero di essere decisamente superiore, aggiungendo però qualche particolare sgradevole sul campo e fuori che potrebbe animare ulteriormente la vigilia di gara 3. Arroganza gratuita Non è piaciuta l’arroganza gratuita di Spizzichini e soprattutto di Ndoja, comportamenti che hanno risvegliato la combattività dei Leoni Bizantini sugli spalti e di DerrickMarks in campo. Poco ac- cettabile, poi, l’atteggiamento costantemente polemico di coach Ramagli ogni volta che veniva fischiato un fallo contro la sua squadra, soprattutto perchè la circostanza si è regolarmente ripetuta anche quando la Virtus era sopra di 15/17 punti. Antimo Martino, invece, ha preso il fallo tecnico, apparentemente in modo gratuito. Detto questo, l’arbitraggio non ha certamente influito sul risultato finale, però se a Ramagli è stata consentita ogni tipo di protesta ed a Lawson è stato fischiato il primo (ed unico) fallo a 4 minuti dalla fine forse un trattamento di riguardo per le Vu nere deve esserci stato. Acqua passata, però, perchè adesso l’OraSì guarda solo avanti. Masciadri conferma: «In gara-I eravamo stati irriconoscibili, nella seconda partita la reazione c’è stata anche se alla lunga la Virtus, con la sua difesa e la rotazione lunga, ci ha costretto a fare cose al di fuori della nostra abituale pallacanestro. Domani sarà un’altra storia, siamo tutti determinati a rifarci ed a prolungare la serie. Come ho detto prima, non siamo morti, anzi». Marks e Smith Per trascinare la Virtus a gara 4 l’OraSì non dovrà fare miracoli ma avere comunque un apporto più continuo da parte di Smith, spettatore per due quarti martedì sera prima di entrare in partita, e di Marks, atteso in ulteriore progresso dopo la prova comunque discreta di gara 2. Sotto l’aspetto tattico bisognerà infine cercare di scardinare il ponte levatoio che i bolognesi piazzano nell’area piccola quando ci sono Lawson, uno tra Michelori e Bruttini ed infine Ndoja. Si può fare? Il campo lo dirà. Di certo, visto che nelle prime due gare della serie la Virtus ha confermato di essere superiore ma inferiore comunque ai Cavaliers o ai Warriors, ci si può provare. Sandro Camerani

 

Cresce il malcontento dei tifosi per l’aumento di prezzo dei biglietti

L’OraSì si avvicina alla prova da dentro o fuori con la Virtus. Si gioca domani sera alle 20.30, nominalmente in casa, ma di fatto alla terza trasferta consecutiva. I 30 chilometri che separano Ravenna da Forlì rischiano infatti di diventare ancora più lunghi per molti tifosi visto l’annoso problema strutturale che la Piero Manetti sta subendo, ma anche per il prezzo dei biglietti, raddoppiato o quasi, rispetto alla stagione regolare. I tagliandi partono da 30 euro per la tribuna numerata, 20 il ridotto under 18,18 i settori non numerati, 10 il ridotto con l’agevolazione per atleti e genitori dello Junior (in prevendita rispettivamente 5 e 15 euro). L’amore dei tifosi per i propri colori ha portato circa 700 sostenitori bizantini nelle due partite al Pala-Dozza, ma da ieri c’è un po’ di malcontento, perché, essendo il pubblico romagnolo formato soprattutto da famiglie, l’esborso complessivo diventa oneroso, considerando anche le spese del viaggio. «Questi sono i play-off – sprona Alice Bandini, presidentessa dei Leoni Bizantini – a lungo sognati in questi tre anni di gestione di Antimo Martino. Godiamoceli fino in fondo e affolliamo Forlì. Capisco il malcontento ma capisco anche la dirigenza e deve essere un insegnamento per tutti per crescere affinchè a Ravenna si parli sempre di più di basket». Per i tifosi bianconeri sono stati messi a disposizione 1000 biglietti di cui oltre 500 bruciati in due ore. La prima giornata di prevendita giallorossa si è chiusa con 365 tagliandi venduti. Gli orari di oggi: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19 in sede. Agostino Galegati


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