• 30/05/2017
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Corriere di Romagna, 30 Maggio 2017: OraSì, si ricomincia La Virtus è favorita ma non imbattibile

RAVENNA Non è un caso se, dopo che ne ha parlato la Bibbia, viene sempre citato quando i pronostici sono impari il racconto di Davide e Golia. L’OraSì-Davide è andata oltre, perchè nella stagione regolare ha sconfitto due volte la Virtus-Golia. Troppa grazia, probabilmente, come ha dimostrato garauno di semifinale. Ma quella è già storia, buona per le statistiche e i dietrologi di professione. Adesso conta solo gara- due che va in scena questa sera (ore 20.30, arbitrano Bartoli, Perciavalle e Terranova, diretta Tre) in un Pala Dozza che come 48 ore prima non sarà stipato ma, si spera, ancora confortato dall’aria condizionata. Aggressivi Il primo atto di una semifinale che, sulla carta, non doveva proprio esistere, ha detto quello che ci si aspettava: che, cioè, le rotazioni di una Virtus in questo momento al top della condizione fisica, possono essere sempre decisive nei confronti di un’OraSì che oltre a essere molto più corta livello di organico, non può contare neppure sulle migliori prestazioni di Marks. L’americano stasera sarà un po’ più presentabile rispetto a domenica, ma comunque non al top, mentre a partire da garatre si comincerà a ragionare di più in questo senso. A parte questo, non è piaciuta a coach Martino e neppure ai tifosi, la mancata aggressività nei confronti di un avversario palesemente più forte che deve sempre costituire il pane (e salame) di chi non ha niente da perdere e vuole fare di tutto per mettere qualche grillo nella testa di chi invece ha tutto il pronostico dalla sua parte. Fino al 18′ Ravenna è stata perfettamente in linea con una Virtus anche preoccupata per i due falli immediati di Spissu. Certamente, quando puoi mettere dentro Gentile la paura passa facilmente, però quello che non è quadrato in casa gial-lorossa sono stati i troppi rimbalzi offensivi lasciati ai rivali e anche le troppe palle perse e non recuperate quando in campo, tornando alla Bibbia, si sono accese mischie laocoonti-che. Nelle 48 ore che stanno trascorrendo tra le due partite, Martino avrà catechizzato i suoi sulla necessità di essere molto più aggressivi e poco accondiscendenti, unica via per provare a pareggiare i conti contro un avversario certamente più lungo, qualitativo e favorito ma apparso non imbattibile domenica. A fianco di Smith, che ha già vinto una medaglia per aver fatto match pari con Lawson e respinto anche Michelori, serviranno in particolare due uomini che, invertendo la freccia della loro prestazione un po’ come fa il tavolo dopo la prima palla contesa, potrebbero amareggiare la serata virtussina: Tambone e Sabatini. Domenica il primo è (leggermente) cresciuto alla distanza quando è calato il secondo, tornato a casa con la voglia di spaccare tutto. Provaci ancora, “Sab”.


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