Il Resto del Carlino, 20 Maggio 2017: Show dell’OraSi: e semifinale!
CHI AVEVA programmato una gita a Verona domenica prossima dovrà cambiare i propri piani. Ravenna entra nella storia e fa il cappotto alla Scaligera con un 3-0 che non ammette repliche. Va sotto solo all’inizio, poi comanda con personalità da grande squadra trascinata dall’eroe delle gare in trasferta Sabatini e dal solito Smith che mette in riga i suoi connazionali con una prestazione maestosa. Ma ancora una volta bisogna togliersi il cappello davanti a ognuno di questi giocatori che stanno compiendo un miracolo sportivo. Portannese e Diliegro mettono a segno l’inziale 12-6, poi Ravenna inizia la sua vera partita. Sabatini diventa specialista delle triple e ne mette 2, Sgorbati appoggia dopo una bella penetrazione e Tambone chiude il parzia-lone di 2-16 che regala il 14-22 all’OraSì. Smith è in serata e insieme a Masciadri incrementa il mar- ginea+13all4′(18-31)elaTeze-nis è costretta a rifugiarsi dai suoi lunghi Diliegro e Brkic. L’ORASI va presto in bonus e Brkic fa 6/6 dalla lunetta, tenendo in corsa i suoi, ma si va al riposo con i romagnoli ancora avanti di 7 (33^1-0) con sole 4 palle perse. Al ritomo in campo Masciadri mette subito la tripla del 33-43, presto imitato da Sabatini per il nuovo +13. Tuttavia, quando l’OraSì sembra avere in mano l’inerzia, confeziona 4 palle perse consecutive che regalano opportunità che Verona non si lascia sfuggire. Al 25′ gli scaligeri toccano il -1 (45-46) e chiudono un parziale di 12-0. Chiumenti e Sabatini stringono i denti e rimettono in carreggiata la squadra che ritrova il +5 (49-54). Altre 2 perse rovinano i piani poiché Amato le trasforma nei 5 punti che ricuciono il margine, 56-56 al 30′. Il quarto periodo è una girandola di emozioni. Brkic segna la tirpla del sorpasso 59-56, ma l’OraSì si compatta in difesa. Sabatini viene lasciato tirare e punisce con altre 2 bombe (59-69). Verona serra le fila e torna da Diliegro e Brkic, gli unici a crederci, e a 1′ dal termine è -5 punti (68-73). Ravenna butta il cuore oltre l’ostacolo e gestisce il piccolo margine con le unghie e alla fine festeggia meritatamente una vittoria che segna la storia. Stefano Pece