Il Resto del Carlino, 18 Maggio 2017: L’OraSì a Verona vuole chiudere la serie, sarà un venerdì da leoni
L’ORASÌ sta sparigliando ogni pronostico. Forse nessuno avrebbe pensato che dopo due gare giocate su un campo alieno e senza un americano i giallorossi si sarebbero trovati sul 2-0 contro una corazzata come la Tezenis Verona. Eppure i fatti stanno dimostrando che con la convinzione e il carattere si può sopperire anche alle difficoltà contingenti. E di convinzione e carattere ne ha tanti Stefano Masciadri che con i suoi 13.3 punti di media (con percentuali oltre il 50%), infarciti da 5.2 rimbalzi, 2 assist e una stoppata a partita, si sta confermando come uno dei più continui ed affidabili tra i giallorossi in questi playoff, risultando un giocatore migliorato rispetto alle statistiche della stagione regolare, che pure erano state confortanti. E’ lo stesso Masciadri a commentare gara 2: «E’ STATA l’ennesima dimostrazione che abbiamo la pellaccia dura. Non molliamo mai, neanche quando ci troviamo sotto di 5 o 6 punti a pochi secondi dalla fine. Sappiamo compattarci e stringere le maglie della difesa, perché abbiamo visto tutti che questa partita l’abbiamo vinta in difesa». Masciadri prosegue la sua analisi e aggiunge: «Non siamo partiti bene. La Tezenis ha mostrato i muscoli L’abbiamo vinta in difesa» e ci ha subito fatto capire che sarebbe stata un’altra storia rispetto a gara 1. Da parte nostra abbiamo incontrato grandi difficoltà in attacco e non abbiamo saputo concretizzare i tanti tiri aperti che siamo riusciti a costruirci. In quei momenti abbiamo capito che sarebbe stato necessario trovare un’altra strada e questa passava dalla difesa». La difesa appunto, il perno da cui partono tutte le imprese dei giallorossi. Un esempio? Tenere Verona a meno di 64 punti di media quando nemmeno Biella era riuscita ad arginarla e vincere il confronto a rimbalzo in entrambe le occasioni contro colossi come Brkic, Diliegro, Tote e Pini non è un dato marginale. «Non gli abbiamo permesso di costruirsi tiri facili – sottolinea Masciadri -, ci siamo battuti con energia a rimbalzo e abbiamo evidenziato tutta l’intensità e il carattere di cui siamo capaci. Questa vittoria è il coronamento di 40 minuti di convinzione e volontà». Nessun trionfalismo però. «E’ vero che siamo sul 2-0 ma non ci sediamo di certo sugli allori. I playoff non lo permettono, anche perché non è finita. Verona è sem- pre Verona, una squadra costruita per vincere». Ma d’altra parte la serie, per come si è sviluppata, permette di pensare in grande. «Qualcuno potrebbe pensare che sul 2-0 ci trasferiamo a Verona belli rilassati – conclude il 14 -, ma io sono convinto che dobbiamo provare a chiuderla subito e come me anche i compagni. Sappiamo altresì che dobbiamo trovare misure efficaci per partire bene fin dal primo quarto perché la gara di campionato ha dimostrato che se vai subito sotto in casa loro non la tiri mai su. Sappiamo quindi che è difficile, ma non abbiamo più voglia di nasconderci: andiamo lì per vincere». Stefano Pece