Corriere di Romagna, 16 Maggio 2017: OraSì, gara 1 è ancora “calda” ma è termo di seconda sfida
RAVENNA Pandemonio al Cattarli ma questa sera tutto si rimette in gioco. L’OraSì è partita con il piede giùstissimo nella serie di quarti di finale contro Verona, ripetendo nelle dimensioni la vittoria interna in stagione regolare (allora fu 78-70, domenica 72-64) ma alle 20.30, sempre al Cattani, capitan Raschi e compagni non vorranno farsi sorprendere per vivere con superiore “tranquillità”, per quanto possibile, il venerdì nella città di Romeo e Giulietta. Vittoria del gruppo Il marchio di fabbrica giallorosso è stato il cuore da buttare oltre l’ostacolo di un’assenza importante, quella di Marks (la guardia sta svolgendo terapia e un blando lavoro differenziato quindi difficilmente sarà utilizzabile oggi), nelle parole di Martino, «lo voglio al 100% altrimenti mi fiderò ciecamente di tutti coloro che sono scesi in campo contro Roma e Verona, anche del giovane Crusca, venuto a Ravenna soprattutto per allenarsi ma che si è ritagliato 16′ nei quarti per la serie A». Non rischiarlo se non al meglio della condizione, dunque, ma tutti i compagni hanno dato quel qualcosa in più per sopperirne i 17 punti di media che la guardia da Chicago garantiva prima dell’infortunio. Nel momento di massimo sforzo gialloblù è venuta fuori l’esperienza di Raschi e Chiumenti. Quest’ultimo è stato l’uomo del finale di partita con un gioco da tre punti e un rimbalzo difensivo strappato con le unghie e con i denti, mentre i circa 2500 tifosi giallorossi del palaz-zetto manfredo potevano dare sfogo ai festeggiamenti anche se mancava ancora un minuto. «Siamo sicuramente contenti del successo nella primapartita-sottolinea “Chiumo” – della prestazione, dell’attenzione e della forza di sopperire ad alcuni deficit e mancanze che abbiamo, aiutandoci l’uno con l’altro con grande disponibilità da parte di tutti. Ogni partita abbiamo un protagonista diverso. Ravenna da agosto ha costruito tanto, stiamo andando nella direzione giusta per arrivare al massimo che la squadra possa fare ma non siamo ancora appagati. I tifosi sono stati clamorosi domenica, si sono sobbarcati la trasferta in una bella giornata di sole. Credo che la cosa più bella sia quando ci dicono che trasmettiamo emozioni. Di fronte c’è un’avversaria costruita per vincere, con gioca- tori importanti in tutti ì ruoli e più pesante di noi. Se non avessimo questa grande disponibilità, che non si costruisce dall’oggi al domani, non potremmo competere a questi livelli». Futuro immediato Il futuro, dunque, è già oggi. «Verona è una squadra molto ben allenata – prosegue Chiumenti -che ogni partita, anche con Biella, ha sempre trovato e cambiato situazioni difensive, quindi grande capacità di adattamento. Per questo mi aspetto una gara-due molto diversa in cui noi cercheremo di trovare le contromisure al loro gioco come loro le cercheranno per il nostro. Ma credo che la chiave sia un’altra, l’equilibrio emotivo. L’OraSì ha avuto sempre l’umiltà di cancellare immediatamente il risultato precedente. Giocando una partita ogni due giorni, questo sarà ancora più importante, vinci non devi esaltarti, perdi non deprimerti perché puoi riscattarti subito dopo». Agostino Galegati