Il Resto del Carlino, 15 Maggio 2017: Super Smith e Tambone, orgoglio e grande difesa: è l’OraSì delle meraviglie
L’ORASI’ non finisce di stupire e, ancora priva di Marks, nella gara 1 dei quarti regala una prova da standing ovation, perché avere la meglio di questa Tezenis non è impresa da poco. Il popolo giallo-rosso ha risposto presente all’appello affollando con oltre 3mila presenze il ‘PalaCattani’, facendo così sentire a casa i giallorossi anche a Faenza. Difesa granitica, nervi d’acciaio e orgoglio smisurato sono le armi della serata che vede in Tambone il migliore per quanto riguarda le cifre, ma assolutamente sullo stesso piano tutti e otto i giocatori giallorossi della rotazione per quanto riguarda la prestazione. Meglio la coppia Tambone-Saba- tini rispetto a quella Usa di Verona nei primi 5′. Il play romano mette subito in chiaro le intenzioni bellicose con 7 punti che valgono il 9-4. Intanto Smith risulta imprendibile per i lunghi avversari che vengono caricati di falli (2 di Dilegro e Tote in 7′). Tuttavia l’ottimo impatto di Brkic (10 punti) tiene Verona incollata ai romagnoli (17-17). L’equilibrio dura fino al 13′, quando Frazier mette dentro la tripla del 21-24 e Robinson deposita il 21-26 su una palla regalatagli da Sgorbati. Lo schiaffo però sveglia tutta la squadra e soprattutto Sgorbati, che si fa perdonare alzando l’intensità: è dalle sue iniziative che scaturisce il controparziale di 14-3 concluso da 2 triple di Tambone e Crusca. Ravenna sorpassa al 18′ (35-31), ma il margine potrebbe essere più ampio se non sprecasse troppo dalla lunetta (9/15 nei primi 20′). DOPO l’intervallo l’OraSì vive la sua fase migliore. Tambone e Sgorbati annullano Portannese generando una serie di palle perse dagli scaligeri che vengono convertite in punti. Smith è padrone dei rimbalzi ed è lui che schiaccia il +12 (50-38), massimo vantaggio, al 24′. Verona sembra alle corde e si rifugia nei suoi uomini più continui Frazier e Brkic. Tutta- Verona si deve arrendere I veneti, trascinati da Brkic e Frazier, risalgono da -Ha -3 ma è decisivo Chiumenti via al 30′ sono ancora 10 i punti che dividono le due contendenti (56-46). Forbice che si allarga ulteriormente agli albori del quarto periodo, dopo i canestri di Chiumenti e Masciadri (62-48). La Tezenis però non è squadra che tira i remi in barca così presto e imbastisce una controffensiva che manda in confusione l’OraSì. Le triple di Boscagin, Brkic e Frazier rimettono in corsa i veneti (62-59) al 35′ e ci vuole tutta l’intraprendenza di Sabatini per interrompere l’emorragia. Due attacchi al ferro del 43 valgono il 66-59, margine che i giallorossi difendono con le unghie e con i denti in un finale al cardiopalma nel quale Chiumenti regge la squadra sulle spalle e la traghetta alla vittoria. Stefano Pece