• 15/05/2017
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Il Resto del Carlino, 15 Maggio 2017: «Abbiamo ancora fame, bravissimi a vincere anche senza Marks»

C’È TANTA tanta voglia di sorridere in casa giallorossa dopo la gara 1 dei quarti di finale giocata con le unghie e con i denti, ancora una volta senza Marks – tuttora alle prese con le cure fisioterapiche per il malanno muscolare – una gara che ha sorpreso ancora una volta gli esperti, i quali davano per favorita Verona prima di questa sfida. Probabilmente la formazione veneta si fa ancora preferire nei pronostici di questa serie, ma dopo gara 1 è Ravenna a festeggiare, con pieno merito. COACH Martino sprizza ancora una volta felicità e lo mostra apertamente: «Sono davvero felice di avere contribuito a un’altra giornata importante per la città di Ravenna e devo ringraziare il nostro pubblico che è stato presente nonostante non si giocasse nel nostro palazzetto. Ma allo stesso tempo devo ringraziare la squadra che con l’orgoglio e la voglia di vincere è andata oltre le difficoltà dettate da uno scontro che appariva impari sul piano fisico e dover anche far fronte all’assenza di Marks». L’ALLENATORE ravennate però ammette anche le problematiche a cui ha dovuto far fronte Verona, una squadra che veniva da una serie difficile con Biella, terminata solamente a gara 5. «Ero convinto che la prima partita di questa serie poteva darci qualche vantaggio in termini di energia perchè i veneti hanno speso molto contro Biella – afferma Martino – Lo abbiamo visto, arrivavamo prima noi sui rimbalzi e sulle palle vaganti. E’ chiaro che gara 2 sarà sicuramente diversa, poiché Verona si presenterà a Faenza più carica ed entrambe le formazioni arrivanno alla partita con solo due giorni di recupero. Dovremo qundi mantenere altissima l’attenzione». MA QUALI sono i segreti di questa OraSì? Essenzialmente due secondo la ‘guida’ dell’OraSì. Il primo: «Questa squadra ha sempre ‘fame’ – dice il tecnico – Dopo la vittoria su Roma potevamo presentarci qui già appagati, ma non lo siamo e lo abbiamo dimostrato». Poi il secondo ‘segreto’: «Quando hai una formazione poco ‘profonda’ e senza stelle perché prediligi un gioco di squadra, si arriva a serate come questa nella quale tutti i giocatori delll’organico hanno portato qualcosa. Faccio un esempio: Crusca era venuto a Ravenna per allenarsi e oggi mi gioca 16 minuti nei quarti di finale dei playoff contro Verona. Inoltre fa canestro, difende, fa anche degli errori, ma non si tira C’è un altro segreto «Tutti i miei ragazzi hanno dato qualcosa in più per aggiudicarsi questa sfida» dettamente mai indietro. Ho citato lui, ma questo vale per tutti i miei ragazzi». Infine una parola sul grande assente: «Se Marks non sarà in grado di dare il 100% non lo rischierò nemmeno martedì sera. Mi fido ciecamente di tutti i miei ragazzi». SEMPRE ieri si è giocata un’altra gara 1 dei quarti di finale e che ha registrato un risultato indubbiamente a sorpresa: la formazione di Roseto ha infatti vinto, col punteggio di 92-81 sul campo della Virtus Bologna e la vincitrice di questa sfida affronterà in semifinale chi avrà la meglio tra OraSì e Verona. Stasera sono poi in programma altre due partite di gara 1 : alle 20.30 De LonghiTreviso-Fortitudo Bologna e alle 21 Tortona-Trieste. Ieri inoltre è stata disputata gara 1 dei playout per la salvezza con l’Unieuro Forlì che è riuscita ad avere la meglio 93-90 sul campo di Chieti. Stefano Pece

 

LE PAGELLE

Smith 8. Lo scontro fisico con i lunghi avversari è impari, ma Diliegro e Tote non lo prendono mai. I rimbalzi sono tutti suoi e confeziona anche 3 palle recuperate e 2 assist, oltre ai soliti punti e rimbalzi. Sgorbati 6.5. Parte con difficoltà, regala una palla a Robinson, ma proprio quell’errore lo sveglia. Il resto della gara è tutto mobilità, impegno e attenzione difensiva su Portannese e Robinson, oltre ad una buona mano in fase offensiva nella costruzione. Aggiunge anche 6 rimbalzi. Chiumenti 7.5. Risulta essere quello che ingaggia i duelli più dispendiosi sul piano del corpo a corpo ma li vince pressoché tutti quanti. Sfiora la doppia cifra, ma il dato più importante sono i 6 falli subiti, segno evidente della fatica che gli avversari fanno a marcarlo. Il finale è tutto suo. Raschi 6.5. Prova a sopperire con l’esperienza alla disparità di chilogrammi e si dimostra molto intelligente nei duelli individuali. Tira poco, ma quando tira fa male: 3/4 con 6 punti e 3 rimbazi. Masciadri 7.5. i playoff sembrano la sua dimensione, non sta sbagliando una partita. Non ripete la straripante prestazione di gara 4 a Roma in termini di punti, ma si fa sentire in difesa e nell’ultimo passaggio (3 assist). E anche in attacco quando c’è bisogno di un tiro sicuro si va da lui. Tambone 9. E’ la sua partita. Nel giorno del suo compleanno si regala una delle migliori prestazioni stagionali. Al di là dei 21 punti, dei rimbalzi, degli assist mai come oggi la squadra dipende da lui. Inoltre in difesa cancella Portannese e Robinson e si spende tantissimo in ogni parte del campo. Crusca 6.5. Diversi minuti per lui in campo, poiché c’è bisogno di combattere contro i piccoli avversari. Non si tira mai indietro e condisce una buona prestazione con una tripla. Sabatini 6.5. Non entra subito in partita, impiega diversi minuti a carburare e le penetrazioni che avevano devastato la difesa della Virtus Roma non gli riescono con la stessa semplicità. Alla fine le sue percentuali sono basse, ma quando conta esibisce tutto il suo estro. I suoi unici 4 punti sono però tra i più pesanti della gara. ste.pe.


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