Il Resto del Carlino, 14 Maggio 2017: «Verona forte, ma noi ci siamo»
È UN ALTRO MOMENTO storico per l’OraSì Ravenna, l’ennesimo di questa esaltante stagione. Stasera alle 18 inizia la serie dei quarti di finale per la promozione in serie A. Di fronte ai romagnoli, sul parquet inedito del Pala Cattani di Faenza, ci sarà una Tezenis Verona in grande spolvero, che si è appena liberata in cinque gare della squadra che aveva totalizzato più punti in tutta la A2 al termine della serie regolare, quell’Angelico Biella che non perdeva in casa da 17 turni e che è crollata, proprio in casa a gara 5, sotto i colpi di Frazier e Robinson. Coach Martino, dopo una serie ad alto punteggio e ad alto tasso di spettacolarità con Roma, andate incontro a un altro tipo di mentalità e ad un avversario decisamente più complesso. «Sicuramente sarà una serie mol- to diversa poiché Verona possiede una profondità di roster maggiore rispetto a Roma, un roster costruito con un budget notevole, che può contare su una rotazione amplissima e che addirittura, dopo gli acquisti in corsa di Brkic e Amato, può permettersi di tenere in tribuna Basile. Inoltre esprime grande fisicità e gioca un basket più tattico, molto diverso rispetto a quello istintivo dei capitolini. Verona ha tante frecce al proprio arco e noi dovremo essere bravi ad adeguarci e a trovare le contromisure». Com’è stato l’approccio con la nuova casa del Pala Cattani? «Devo innanzitutto dire grazie all’organizzazione che gestisce la struttura perché ci ha messo a disposizione tutte le attrezzature necessarie per preparare la partita nel migliore dei modi. Abbiamo sostenuto due allenamenti rinunciando, per mia scelta, alla rifinitura di domenica mattina che faremo a Ravenna, poiché voglio evitare la fatica di due trasferte giornaliere. Comunque la struttura è molto bella, è un palazzo perfetto per fare pallacanestro e, stando alle notizie che mi giungono dalla prevendita, sono fiducioso che ci sarà una bella cornice di pubblico». Avere avuto a disposizione qualche giorno di riposo in più rispetto a Verona può essere un fattore? «Sulla carta potrebbe essere un vantaggio, ma credo lo sarà soprattutto in gara 1, mentre in gara 2 i valori torneranno quelli di sempre. Abbiamo avuto indubbiamente più tempo di loro per prepararci, ma è il momento della partita che dirà chi avrà lavorato meglio». Stefano Pece