• 14/05/2017
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Corriere di Romagna, 14 Maggio 2017: L’avventura dell’Orasi riparte da Faenza

RAVENNA OraSì e Tezenis, a voi. A una settimana esatta dal sacco di Roma la formazione di Antimo Martino vuole partire bene anche nella serie con Verona per proseguire nel “folle volo” di questa fantastica stagione. I precedenti nella stagione regolare (fattore campo rispettato in Romagna e in Veneto) rendono il quarto imperscrutabile e a-perto a qualunque risultato: entrambe lo hanno raggiunto e-spugnando campi storici come quelli del Pala Tiziano di Roma e, nel caso dei gialloblù, l’infuocato parquet di Biella. Minimo vantaggio Ravenna può avere il piccolo, grande, vantaggio di tre giorni di riposo-preparazione in più ma giocare su una sorta di “neutro” al Pala Cattani di Faenza (ore 18, arbitri Brindisi di Torino, Terranova di Ferrara e Vita di Ancona) riduce il fattore campo. I tifosi si sono mobilitati per accorrere in gran numero per quella che è una sorta di breve trasferta e i prezzi praticati (10 euro intero, under 18 e over 65 5, under 14 1 euro) dovrebbero essere un invito abbastanza allettante. Sulla carta Ravenna potrebbe avere dunque un piccolissimo vantaggio nel pronostico, con tre sfide su cinque in Provincia. Entusiasmo, forza e coraggio Il tecnico Antimo Martino è pronto alla sfida e i suoi dettami sono costanti. «Nelle nostre gare con Verona ho sempre riconosciuto grandissimo valore alloro roster e avevo immaginato che, al di là della classifica di quel periodo, si trattava di una squadra destinata a fare un percorso importante . Parliamo di una piazza storica per la pallacanestro e di un roster costruito con un budget notevole, che può contare su una rotazione molto ampia e che addirittura, dopo gli acquisti in corsa di Bride e Amato, ha in tribuna Basile. Si tratta di una squadra che è passata da un allenatore importante come Frates, a un altro coach di assoluto livello come Dalmonte, e quindi, onestamente, trovo più anomalo l’ottavo posto finale, piuttosto che la vittoria nella primo turno su Biella». Le armi di Ravenna? La forza dei nervi distesi innanzi tutto: «Sappiamo che ci aspetta una serie difficile – continua il coach – e cercheremo di affrontarla come abbiamo fatto finora, con grande entusiasmo, con coraggio e con la forza di una squadra che sta vivendo una stagione fantastica, ma che ancora non si sente appagata. Arriviamo a questa partita ancora con delle riserve sull’utilizzo di Marks, sapendo di non poter contare sul nostro campo di gioco, ma con la convinzione che il popolo di Ravenna in qualche modo riuscirà a sostenerci (saranno almeno mille i ravennati contro i 500 tifosi veronesi previsti, ndr). Al di là di questo però dobbiamo cercare di goderci questo momento, provando a fare di tutto per mettere in difficoltà Verona, puntando sulle qualità morali e sulla consapevolezza che questa squadra ha acquisito al termine di una regular season pazzesca, culminata nel primo turno play-off quando, senza il contributo della sua guardia americana, ha vinto la serie contro Roma». Agostino Galegati


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