• 10/05/2017
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Il Resto del Carlino, 10 maggio 2017: Sospesi fra Forlì e Faenza Un rebus dove si gioca

LA CONCENTRAZIONE è già rivolta al prossimo impegno che a prescindere dalla solidità dell’avversario, nasconde problematiche ben più consistenti dal punto di vista ambientale, dal momento che l’OraSì sarà costretta a emigrare. In un comunicato della società si legge che il Pala de André non sarà disponibile per le gare casalinghe dei quarti di finale e la conferma arriva anche dal dg Montini il quale aggiunge: «Giocheremo a Forlì o a Faenza, ma la decisione sarà presa soltanto domani a seconda dell’avversario che andremo ad incontrare. Se vincesse Verona, infatti, avremmo gara 1 e gara 2 in casa, se al contrario vincesse Biella, giocheremmo in casa gara 3 e gara 4. In quest’ultimo caso la scelta sarebbe obbligata su Forlì che in quelle date è l’unico campo disponibile. Se giocassimo contro Verona invece avremmo la possibilità di scelta tra Forlì e Faenza, ma in quel caso l’ultima parola spetterebbe comunque alla federazione, poiché il campo di Faenza non è di Legadue». FAENZA sarebbe la soluzione preferita dalla società e dai tifosi anche in caso di vittoria di Biella, ipotesi che vedrebbe l’OraSì disputare in casa la terza e l’eventuale quarta gara, ma il PalaCattani non è disponibile per le partite interne di venerdì 19 e di domenica 21, perchè ospiterà il campionato nazionale di Scherma Antica. Scontato dunque il trasferimento a Forlì. Attenzione però: se stasera l’Unieuro dovesse perdere la quinta gara dei playout a Scafati, disputerebbe il turno successivo con Chieti e giocherebbe davanti al pubblico amico nelle stesse date dei cugini ravennati: in quel caso interverrebbe la Federazione per decidere gli anticipi e i posticipi. Qualunque sarà la prossima destinazione, la dirigenza ravennate verrà incontro ai propri tifosi con prezzi agevolati dei biglietti.


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