• 09/05/2017
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Corriere di Romagna, 9 maggio 2017: LOraSì ha riscritto la storia Ma ora dovrà emigrare

RAVENNA La prima vittoria in trasferta nei play-off di A2 permette all’OraSì di scrivere un’ulteriore fantastica pagina della sua storia. Dal lontano maggio 2004, da quando cioè Ravenna è riapprodata  nell’allora B2 dopo la vittoria 2-0 su Riccione in C1, a maggio 2017 sono state moltissime le soddisfazioni che il sodalizio giallo-rosso si è tolto ma mai aveva passato un turno nella seconda fase di un campionato di così alto livello. Nel 2013-14 nell’allora DnA fu eliminata nei quarti da Ferrara 3-2 con tre vittorie interne ferraresi, nel 2014-15 il quinto posto in Silver non le garantì il passaggio alla seconda fase così come nella scorsa stagione fu Verona a togliere ai ragazzi di Martino l’ottavo posto utile per i play-off. Soddisfazione societaria L’exploit capitolino non può che far esultate il presidente e primo tifoso, Roberto Vianello. «È stata un’emozione grandissima – e-sulta il presidente Roberto Vianello – non ci saremmo mai a-spettati di scendere a Roma, senza Marks, e di riuscire a vincere la partita. Roma è una signora squadra con tanti giocatori che sono grandi tiratori, ci hanno fatto a pezzettini venerdì ma domenica i ragazzi hanno lottato con tutte le loro armi, cuore e attributi, in un palazzetto dove fino a poco tempo fa si assegnavano gli scudetti ed è stata una grandissima soddisfazione. Siamo arrivati a questo risultato mantenendo inalterata la rosa con la quale abbiamo cominciato la stagione, seguendo quella che è sempre stata la nostra filosofia di questi ultimi anni: partire in un modo e portarlo avanti fino al termine del campionato». Nodo palazzetto La formazione di Antimo Martino non conosce ancora la sua avversaria nei quarti che scaturirà dalla bella tra Biella e proprio la “fatai Verona” che si disputerà domani sera in Piemonte. In caso di qualificazione dei piemontesi saranno proprio loro a cominciare la serie con due partite in casa il 14 e 16, a seguire gara-tré in Romagna il 19 così come e-ventualmente la quarta il 21 con gara5 il 24 maggio di nuovo in Piemonte. Se invece sarà la Te-zenis, Ravenna avrà il fattore campo dalla propria parte e giocherà il 14, il 16 ed eventualmente il 24 in casa. Anzi, non proprio in casa. Perché c’è il no-do-palazzetto, annoso per Ravenna, visto che il De André è multifunzionale e a gestione privata. «Dovremo emigrare – è l’amaro commento del patron – e al 99 per cento giocheremo a Forlì. Purtroppo l’ultima data utile che ci hanno dato sarebbe stata dopodomani in caso di gara5 con Roma. Non posso certo dare colpe alla attuale amministrazione che si è insediata da poco e che ha dimostrato grande disponibilità, ma ai 40 anni precedenti in cui non sono stati capaci di costruire un palazzetto adatto. Però la situazione è questa e dopo aver sondato alcune possibilità, anche per questioni di capienza e di appetibilità della struttura la scelta è caduta su Forlì che ha dato la propria disponibilità. A-spettiamo domani sera per sapere l’avversario. Verona ci ha sempre messo in difficoltà, quindi se dovessi scegliere dico Biella». Agostino Galegati


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