Il Resto del Carlino, 8 maggio 2017: Sabatini cancella Roma Impresa capitale dell’OraSì
RAVENNA si fa grande e sbanca il PalaTiziano al termine di una partita tutta grinta, abnegazione e aggressività difensiva. Per la prima volta riesce a tenere Roma sotto gli 80 punti e mantenendosi fredda al tiro, porta a casa la partita e la serie anche senza il suo cannoniere Marks. Merito di un gruppo nel quale ognuno porta il suo mattoncino che trova in Masciadri e Sabatini i protagonisti della serata. L’avvio della squadra di Martino è completamente diverso rispetto a gara 3. Masciadri stoppa e difende e inoltre deposita la bomba del primo vantaggio, 5-14 al 4′. Roma non ha la stessa efficacia offensiva delle prime gare e rimane disorientata dalla partenza degli ospiti, prova ad arginare le falle con Brown e Raffa ma alla prima sirena Chiumenti mette dentro il canestro del 15-23. La Virtus prova allora ad alzare il ritmo e trova pronto Brown a mettere a frutto gli assist dei compagni. L’OraSì risponde con un eccellente giro palla che mette in ritmo prima Crusca, poi Masciadri, entrambi letali dall’arco dei 3 punti: al 14′ è 21-31. Da questo momento però sale in cattedra Chessa che segna 9 punti, tutti da distanza siderale. Sommati alle incursioni di Borwn questi valgono il 12-2 che permette ai capitolini di trovare il primo vantaggio dopo 18′, 36-35. L OraSì, pur nel momento difficile, resta incollata agli avversari con Smith e Sabatini. Nel terzo periodo la difesa ravennate sale di livello. Arginato Landi, che tanto aveva fatto male in gara 3, i romagnoli subiscono punti dall’arco con 4 triple di Raffa e Chessa, ma chiudono ogni linea di penetrazione e controllano i rimbalzi difensivi. Dall’altra parte Tambone torna a giocare come sa e confeziona punti e assist insieme a Sabatini per il 53-56. Roma ha un sussulto in avvio di quarto periodo e firma un parziale di 8-0 con Raffa e Brown, tornando a condurre 60-56. Poco male, Ravenna sfodera l’estro di Sabatini e Masciadri e torna davanti. Il primo si trasforma in cecchino dalla distanza (2 triple), il secondo mette lo zampino in difesa, a rimbalzo e negli assist. Al 35′ una bella combinazione Ra-schi-Tambone vale il 62-69, ma un’ingenuità dello stesso Tambone permette alla Virtus di tornare a -2 dopo poche battute, grazie a 5 punti di Raffa (76-78). E’ l’ultimo sussulto per i padroni di casa poiché Raschi e Masciadri mettono il punto esclamativo su un’impresa storica. Ravenna vince 79-83 e passa il turno in 4 gare. Stefano Pece