Corriere di Romagna, 8 maggio 2017: La favola dell’OraSì non si ferma più
ROMA Ravenna vince gara 4, conquista Roma e chiude la serie giocando ancora senza Marks: adesso si può riposare aspettando la “bella” tra Biella e Verona, con il vantaggio di avere qualche giorno in più di riposo, utile anche per provare a recuperare la stella americana. È stata una partita com- plessa, che la squadra di Martino ha vinto giocando un basket di grinta, voglia e grande applicazione difensiva. Ravenna ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra che sa resistere nei momenti di difficoltà, tenendo botta anche a parziali pesanti che potevano diventare mentalmente difficili da gestire. Roma ci ha provato, ma gli strappi di Raffa e Brown non sono bastati davanti al collettivo romagnolo. Equilibrio Per raccontare la partita fino all’intervallo lungo bisogna andare all’indietro e partire dalla fine : la Virtus manda a referto un parziale di 20-8, con tre triple in fila di Chessa (una da distanza siderale), e manda Ravenna negli spogliatoi a -2 dopo che gli uomini di Martino erano arrivati a un massimo vantaggio di 10, conducendo la partita alla grande. L’inizio di Ravenna era stato difficile da gestire per Roma, sorpresa e battuta in quello che è la sua specialità: correre e tirare. La regia di Sabatini e la mano piuttosto calda di Masciadri avevano scavato un solco importante, a fare il resto un Chiumenti tirato a lucido e più reattivo di tutti nelle due metà campo. Da metà secondo quarto in poi, invece, arriva un assolo di Roma fino all’intervallo con Raffa e Brown cattivi e concentrati dopo il torpore i-niziale e Tambone in bambola davanti alle triple di Chessa. Ritmo e personalità Ravenna ricomincia la partita con grinta e un ritmo forsennato, piazzando un parziale di 11-4 guidata da un Tambone rigenerato dall’intervallo e attentissimo anche in difesa. Masciadri gira ancora, ma sono tutti gli altri, Sabatini compreso, a soffrire Raffa: la partita dell’americano di Roma comincia di fatto in ritardo rispetto ai suoi compagni, ma poi va che è un piacere con punti pesanti e assist distribuiti a tutti i compagni. La Virtus inizia a crederci, il pubblico anche e il clima si fa abbastanza incandescente. Ravenna fa tanta confu- sione, soprattutto sotto canestro e si ritrova a dover lottare punto su punto, con la tensione che si alza. È nel momento più incandescente che però viene fuori il collettivo romagnolo, aiutato dalle rotazioni perfette di Martino: parziale killer di 9-0 con due triple di Sabatini, splendido a salire in cattedra nel momento decisivo, una di Tambone e un Masciadri gigante in difesa, proprio dove era mancato in gara 3. Il finale sembra scritto, ma poi Roma si insinua all’interno di un calo di concentrazione di Ravenna e arriva addirittura a -2 quando mancano 55″ alla fine. Qui entra in scena capitan Raschi che prima la mette da tre punti, poi recupera palla e gioca un pick’n roll chirurgico con Taylor Smith. Masciadri va in lunetta e fa 1/2 chiudendo la pratica e poi, insieme ai compagni, si butta letteralmente nel settore ospite fra le braccia dei tifosi. Francesco Zani