Il Resto del Carlino, 6 maggio 2017: Pesa l’assenza di Marks Non bastano Sabatini e la rimonta nel finale

SOTTO gli occhi di Francesco Totti, presente al PalaTiziano insieme a Nainggolan e al rugbista Castro-giovanni, l’OraSì si sveglia tardi e dopo tre quarti da incubo compie una bella rimonta che serve solo a limitare il passivo. Mancano i punti di Marks, rimasto a Ravenna a curarsi e la sua assenza pesa moltissimo. Roma vince e manda la serie a Gara 4. La Virtus mette subito le marce alte con Raffa che in trance agonistica segna 8 punti in 120″ (10-2). L’OraSì è tesa, sbaglia moltissimo in fase di ultimo passaggio e Roma scava un solco importante, ancora con Raffa e Brown (17-5) al 5′. Quando entra in campo anche Maresca per l’OraSì è notte fonda (26-11). La sirena del primo periodo mette fine all’incubo e i romagnoli tornano in campo più motivati. E’ Sabatini a creare scompiglio nella difesa romana: 2 triple, una penetrazione e un assist per Smith valgono il parziale di 3-13 che al 14′ riapre l’incontro (29-28). Tuttavia la Virtus trova nelle mani di Landi (11 punti) e Baldasso la via per tornare a +16 (52-36) al 20′. ROMA comincia la seconda parte come aveva chiuso la prima e dopo soli 23′ sfonda quota 60 punti col canestro di Raffa dalla lunetta per un tecnico alla panchina romagnola. E’ il 60-39 e per l’OraSì suona già come una resa. Ancora una volta l’unico a tentare qualcosa è Sabatini, ma le sue incursioni servono soltanto a mantenere il -20, poiché Roma controlla agevolmente. Pochi istanti prima della sirena del 30′ Landi mette dentro la decima tripla per la Virtus e il punteggio recita 77-55. La Virtus tira il freno e si specchia troppo in sé stessa e l’OraSì ne approfitta per mettere un po’ di fieno in cascina. Chiumenti, praticamente da solo, piazza un parziale di 9-0 che diventa 12-2 dopo la tripla di Crusca. Ravenna ci crede e alla Virtus iniziano a tremare le gambe. Masciadri firma il -7 (79-72) a 4’22” dalla fine. Roma si rifugia nelle mani di Landi e la porta a casa. Stefano Pece