Il Resto del Carlino, 6 maggio 2017: «Brava Roma ma nulla da recriminare sul piano del gioco»
L’ORASI esce certamente sconfitta, ma non ridimensionata dalla gara 3 della serie con la Virtus Roma. La formazione capitolina domina per 30 minuti, ma quando Ravenna ci mette la grinta, dimostra che anche senza Marks può mettere paura a Brown e compagni. «Sapevamo che la Virtus ci avrebbe aggredito – spiega il tecnico dei romagnoli – ma abbiamo subito ancora una volta un po’ troppo. Roma ha segnato diversi tiri con l’uomo addosso, è una cosa che abbiamo provato molto in allenamento, ma che purtroppo è andata male. Ma bisogna anche dare merito agli avversari che sono riusciti a metterli i tiri che si sono procurati». La rimonta di Sabatini e compagni però è stata bella ed emozionante. «Nel secondo tempo siamo andati molto meglio rispetto alla prima metà di gara e questo grazie alla zona – sottolinea Antino Martino -Abbiamo prodotto tanti tiri aperti, passandoci sempre la palla ma purtroppo non abbiamo fatto canestro. Sul piano del gioco però non abbiamo demerita- to nella seconda parte del match. Lo abbiamo fatto anche senza la nostra arma principale, e cioè Marks, e abbiamo costruito bene, quindi non ho nulla da recriminare ai ragazzi. Io non devo guardare a quanti canestri facciamo, un ‘particolare ovviamente importante, ma ciò che più mi interessa è costruire buoni tiri e in questa partita lo abbiamo fatto, ma non siamo stati precisi». Poi una parola sugli assenti e sulle sfide future. «Marks è certamente molto importante per noi -conclude il tecnico dell’OraSì – ma anche senza di lui la squadra ha tenuto bene il campo e lo ha fatto anche grazie a giocatori che di solito hanno un minutaggio più limitato. Penso a Crusca, tanto per citarne uno, che questa volta ha giocato una partita di grande sacrificio e ha dato una buona risposta. Ho scelto di tenere fuori Smith nel finale perché aveva preso una botta e la squadra stava andando bene, comunque per lui nulla di grave e in gara 4 sicuramente ci sarà. Per Marks aspettiamo di sentire cosa diranno i medici. Ora resettiamo tutto e pensiamo alla gara 4 di domenica». Stefano Pece
LE PAGELLE
Smith 5.5: Ben limitato per tutta la prima prima parte dai lunghi avversari e i fischi arbitrali non lo aiutano a entrare in partita. Prende una botta e non riesce ad essere determinante come al solito. Sgorbati 6: Non si può dargli l’insufficienza dopo l’ultimo quarto nel quale butta il cuore oltre l’ostacolo. Ma 3 falli nei primi 15′ ne limitano la prestazione. E appunto si sveglia soltanto nell’ultimo periodo, ma è troppo tardi. Chiumenti 6.5: Fatica maledettamente per tre quarti, poi rimette in piedi il punteggio in pratica da solo. Ha le spalle larghe per caricarsi tutta la squadra, ma dal -22 era impossibile Le pagelle Chiumenti prova a rimettere l’OraSì in partita uscirne con una vittoria. Raschi 5.5: Dopo una prestazione sontuosa come martedì accusa la fatica. Si sacrifica molto portando anche palla e quando è in campo la squadra è più sicura, ma non è la gara giusta per incidere. Masciadri 5.5: Dopo due gare da 18 punti di media accusa una notevole flessione ma non lesina l’impegno. Tambone 5.5: Il suo vecchio palazzetto gli fa un certo effetto e non è lo stesso giocatore apprezzato nelle prime due gare. Contratto e impreciso non entra mai davvero in partita. Crusca 5.5: Corsa, grinta e sacrifìcio in ogni parte del campo, tuttavia lui è uno specialista del tiro, ma riesce a insaccarne solo uno. Sabatini 8.5: E’ l’unico a crederci sempre e a tentare di scardinare la difesa avversaria, peraltro riuscendoci spesso e volentieri. Si danna l’anima e viaggia a un’altra velocità per tutta la partita. Nel quarto periodo non ne ha più e si accomoda in panchina a guardare il tentativo di rimonta dei compagni. Ma se questo arriva, grande parte del merito è di Sabatini. ste.pe.