• 06/05/2017
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Corriere di Romagna, 6 maggio 2017: Marks è In tribuna Insieme a Totti: l’OraSì cade a Roma

Davanti al riminese Alex Righetti, ex azzurro che ha annunciato l’addio al basket giovedì, e al capitano della Roma, Francesco Totti, un’OraSì priva di Marks non riesce a chiudere la serie e dà alla Virtus la possibilità di giocarsi gara4 in casa e provare a riportare la serie in Romagna. Roma è partita fortissimo, provando subito a fare il vuoto, ma Ravenna è risalita prima a -1 e poi, nell’ultimo periodo a -7. Ma senza Marks, in tribuna per problemi muscolari, e con un questo timido Smith il miracolo non si è materializzato. L’Orasi è stata squadra anche nella difficoltà, mettendo in crisi Roma ogni volta che ha potuto, soprattutto conia zona. Quante scosse I primi due periodi raccontano di una partita che vive di strappi, e trova la sua linearità nel vantaggio di Roma che arriva all’intervallo lungo sul 52-36, grazie a un calo soprattutto mentale di Ravenna che dopo un primo quarto di torpore si era risvegliata, trascinata da Sabatini, fino ad arrivare anche al -1. Inizio tutto dei padroni di casa con gli americani Raffa e Brown chirurgici nel dividersi i compiti dentro l’area e dall’arco : loro 19 dei 26 punti a referto nel primo quarto .Sulla sponda romagnola invece molta fatica, con un Taylor Smith sgonfio, l’area quasi sempre intasata e spaziature tutt’altro che precise. Fino allo show di S abatini e ai suoi 8 punti in fila, con due triple, a mettere paura a un discretamente carico PalaTiziano. L’inerzia della partita sembra spostarsi sulle sponde romagnole fino a un ingenuo antisportivo di Crusca e al successivo affondo di Roma, con i chili di Landi a fare due volte centro dalla linea dei tre punti. Solo Roma Dopo il riposo si ricomincia da dove si era finito con Roma che corre e gioca fluida contro il solo Sabatini, ancora e sempre ispiratissimo sia quando si tratta di trovare una soluzione personale, sia quando deve far girare un attacco con le polveri bagnatissime: il terzo periodo è il peggiore di Ravenna, svagata nella gestione di molti possessi e quasi con i remi in barca, con la testa che pare già a gara4. La squadra di Martino scivola anche a -22 ma è proprio quando sembra in arrivo il più scontato dei garbage time che Ravenna si risveglia, rimettendosi in moto quasi all’improvviso: una tripla di Crusca e due giochi da tre punti di Chiumenti portano i romagnoli fino al -7 a 4’50” dal gong. Quando le certezze della Virtus iniziano a scricchiolare ecco risvegliarsi Raffa e Landi: Ravenna paga un po’ di stanchezza e si siede fino al 90-79 che rinnova l’appuntamento a domani sera. Roma vince ma denota tante debolezze, Ravenna ha nerbo e spera di riavere Marks. E pure Smith. Francesco Zani

 

LE PAGELLE

SMITH 5 Timido e scollegato, fa preoccupare tutti tenendosi il ginocchio sinistro, ma è solo una botta. Senza Marks toccava anche a lui, fino al problemino fisico ha fatto di tutto per nascondersi. In gara4 servirà la sua versione migliore. SGORBATI 5.5 Parte malissimo e si carica subito di falli dentro un primo tempo complicato. Uno dei migliori nel tentativo di rimonta finale quando i suoi centimetri fanno molto comodo. CHIUMENTl 6 Martino ci si aggrappa nelle difficoltà, lui risponde presente ed è protagonista delle cose migliori di Ravenna: i suoi due giochi da tre punti nell’ultimo periodo, uno da giocoliere, provano a riaccendere la partita. RASCHI 6 Capitano equilibrato, quando serve lui c’è ed è il solito punto di riferimento per i compagni che cercano spesso il suo sguardo. MASCIADRI 5 Mano non troppo in ritmo, spento e anche abbastanza nervoso soprattutto nella prima fase di gara. TAMBONE 5.5 Lex inizia abbastanza male, poi si riprende e prova a dirigere l’orchestra nel momento in cui Ravenna ci crede di più. Martino lo preferisce a Sabatini nell’ultimo quarto e lui ci prova alla grande, riavvicinando i romagnoli fino all’illusorio-7. CRUSCA 5.5 Acerbo, un suo ingenuo antisportivo frena un parziale di 10-0 nel secondo periodo. Ma sono partite come queste che lo aiuteranno a crescere. SABATINI 7 II migliore in casa OraSì: fa l’americano e lo fa alla grande, con 22 punti a referto e le spalle larghe per tener su la baracca dei primi tre quarti. Incisivo anche in difesa: un suo clamoroso recupero su Brown infiamma i pochi Leoni Bizantini presenti. F.Z.


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