Il Resto del Carlino, 3 maggio 2017: «Esaltante il sostegno di tutto il Pala De André Ha trascinato il gruppo»
MARTINO sorride in sala stampa e non potrebbe fare altrimenti dopo una partita che ha visto la sua squadra vincere una gara che poteva anche andare diversamente. «E’ stato un incontro combattuta e avvincente come il primo di questa serie – spiega l’allenatore dell’OraSì – Ed è stata un’altra partita dove è diffìcile analizzare gli aspetti tecnici, perchè nella seconda parte le squadre si sono disunite ed è venuta fuori la generosità del gruppo». Quale è stata la chiave tattica della partita? «Riuscire a limitare i ritmi di Roma e a liberare infine l’orgoglio. Non siamo riusciti a prendere un buon vantaggio – aggiunge il tecnico giallorosso – perché continuiamo a soffrire la transizione di Roma. Da qui alla fine di questa serie dovremo cercare di limitare il più possibile questa loro caratteristica. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto un po’ meglio, ma al di là di questo i ragazzi hanno regalato un’altra gioia a un palazzo che sta sempre più conti-buendo alla nostra riuscita». GENEROSITÀ appunto, è la parola chiave, quella di un gruppo che ne ha da vendere, come dimostra l’overtime, ma anche quella del Pala De André, che come dice il tecnico, sempre più sta diventando il sesto uomo in campo. «In questa gara 2 – conferma Antimo Martino – quasi non si sentivano i fischi degli arbitri. E questo per ISTRUZIONI Coach Martino catechizza Sgorbati (al tiro a sinistra) ieri autore forse della sua migliore prestazione stagionale (Zani) noi vale tantissimo, sembrava un vero palazzetto di serie A. Voglio però esaltare anche questa squadra che riesce a vincere con la forza del gruppo, vista anche l’utilizzo limitato di Marks». LO STATUNITENSE infatti nel secondo tempo non è sceso in campo. «Perdere un giocatore come lui non è certo facile per nessuno. Tra l’altro Derrick voleva aiutare i compagni e giocare ugualmente, ma ho ritenuto che i ragazzi fossero in grado di farcela anche senza di lui. I protagonisti continuano ad alternarsi, tutti danno una mano, è questa la nostra forza». ORA CI si trasferisce a Roma. «Ci andiamo con l’entusiasmo di questo splendido e importantissimo 2-0, sapendo bene che a casa sua la Virtus cercherà di imporre il fattore campo. Tuttavia noi siamo in grado di vincere anche fuori casa – conclude il tecnico di Ravenna – lo abbiamo fatto già 7 volte durante la stagione, e in 2 occasioni abbiamo perso sull’ultimo tiro e in altre 2 al tempo supplementare. Sappiamo quindi giocarcela con tutti e venderemo cara la pelle anche a Roma». Stefano Pece
LE PAGELLE
SMITH 7. Nella prima parte della gara non riesce a incidere, limitato dalla pressione difensiva ospite. Esce nella seconda parte dell’incontro, quando Roma cala il ritmo. Si impadronisce di tutti i rimbalzi finali e porta a frutto tutti i passaggi dei compagni. SGORBATI 7.5. Si trova a suo agio in questi playoff, molto più che in campionato. Nel primo quarto poi segna la bellezza di tre triple su tre tentativi, poi aiuta in difesa e in fase di ultimo passaggio. Gara 2 di questi playoff si può certamente definire una delle sue migliori prestazioni di questa stagione. CHIUMENTI 6.5. Non riesce a incidere come al solito e come ave- va fatto invece in gara 1. E questo anche perchè è gravato da un paio di fischi arbitrali che non lo aiutano certamente a entrare in partita. Poi ci mette la solita grinta e in difesa si fa sentire quando più conta e cioè nelle battute finali. MARKS 7. Finché resta in campo gioca una buona partita. Sembra lucido in attacco, mette un paio di triple importanti nel primo quarto ed è in grado di fare male agli avversari. Purtroppo subisce un colpo e si infortuna, non potendo più tornare in campo, ma i compagni riescono a non farlo rimpiangere. Un ottimo segnale per tutta la squadra ravennate e per il proseguio di questi playoff. RASCHI 9. E’ l’anima della squadra. Protagonista di una gara di pura grinta, energia, esperienza e classe. Non bastano gli aggettivi per descrivere la sua partita. Coach Martino sa quello che può dare e lo tiene in campo nel quarto periodo e nel supplementare e il capitano risponde con una prestazione sontuosa. MASCIADRI 8. Conferma di essere un vero ‘animale’ da playoff. Si sente a casa nella competizione e risponde alle sfuriate della Virtus Roma bombardando dall’arco. Fatica indubbiamente su Brown in difesa, ma la sua prestazione è di quelle da incorniciare. TAMBONE 7.5. Non è lo stesso di gara 1 in cui era stato protagonista di una grandissima prova, ma quando c’è bisogno di tirare la car- retta si mette a testa bassa e lo fa per tutta la squadra. Più che fina-lizzatore diventa uomo assist e ne smazza diversi con intelligenza e visione di gioco. Decisivo all’ex-tratime dalla lunetta. CRUSCA 6.5. 2 punti e una grande prestazione di corsa e sacrificio in contenimento sui piccoli avversari. SABATINI 8. Prestazione di estro e sostanza. Le sue doti sono ormai note e spacca in due la difesa avversaria con penetrazioni che incendiano il Pala De André. A volte va a sbattere contro il muro ospite, ma riesce ad essere incisivo in ogni parte del campo, in fase realizzativa e anche a rimbalzo e in difesa. Scaccabarozzi ne, Seck ne. ste.pe.