Corriere di Romagna, 3 maggio 2017: Un’immensa OraSì batte ancora Roma dopo una battaglia
La favola è ancora a lieto fine, nonostante il principe di colore (Marks) si chiami fuori presto, ferito, e i suoi compagni, sulle gambe dopo una lunga ed estenuante stagione, spesso si trascinino per il campo sorretti solo dal coraggio e da un’abnegazione che vale per l’OraSì la seconda vittoria in volata in 48 ore. Finisce 97-93 dopo un supplementare e Ravenna può trasferirsi a Roma avendo almeno la certezza di poter tornare qui tra otto giorni, in un De Andre bollente anche se colpevolmente a corto di spettatori. Corri e tira Scatta dai blocchi la Virtus, che dopo labomba iniziale di Sgorbati mette in moto Brown, capace di prevalere facilmente per due volte su Masciadri (3-6). Ravenna accetta il ‘corri e tira’ capitolino dimostrandosi più in palla dalla distanza: Marks e Masciadri ne mettono due e addirittura nei primi 7′ di gioco l’OraSì va a segno sempre e solo dalla lunga distanza (21-17). Corbani passa con un po’ di ritardo a zona e i primi punti “normali” li segna Chiumenti dalla lunetta, poi Sabatini segna i due primi canestri da sotto per l’OraSì in un quarto frenetico con numeri da Nba nel quale Sgorbati e il romano Baldasso non sparano quasi mai a salve. Aprendo il secondo quarto la Virtus amplia il margine (29-33) ma Ravenna ricuce e sorpassa (34-33) con Sabatini. Gli arbitri fischiano molto e non sempre a proposito, coach Martino ‘chiama’ un tecnico che poco dopo viene pareggiato ai danni di un nervosissimo Raffa che permette all’OraSì di rimediare in parte a una situazione complicata (41-46). Intanto l’ambiente si è scaldato ma il Pala De André non è esattamente un impianto intimidatorio. Poca lucidità Si riparte ancora a ritmi vertiginosi e gambe che lavorano più del cervello, le percentuali si abbassano e se da una parte Sandri rimedia in pochi secondo terzo e quarto personale, dall’altra il fantasma di Smith finisce presto in panchina. Con i mori giallorossi fuori dal campo ci pensano Masciadri, i primi punti di Crusca e la cinque punti di Raschi a ribaltare la scena (65-61). Brown va per la prima volta in panca dopo 26’35” e non a caso Ravenna può gestire il margine fino alla terza sirena e torna in fuga (75-69), Roma sfrutta però le lungaggini offensive dell’OraSì, per tre volte non a segno alla scadere dei 24″ e resta in corsa pareggiando a 78 a 4′ dalla fine. Sandri porta avanti Roma a 2′ dalla sirena, Raschi prima sbaglia e poi pareggia. A 9″ dalla fine Ravenna si addormenta a rimbalzo e Brown guadagna il fallo che gli vale due liberi: escono entrambi ma l’OraSì non sfrutta l’ultima chance e si va all’overtime. Roma riparte meglio (83-87) , Raschi dalla lunetta quasi la riprende (88-89) a -2′, Tambone con la stessa modalità sorpassa (92-91) poi gli arbitri sorvolano su un fallissimo sotto canestro su Brown (pareggiando una svista su Masciadri dalla parte opposta) che era svettato a rimbalzo e Tambone dalla linea la chiude. Sandro Camerani