Corriere di Romagna, 30 aprile 2017: «Esattamente la partita che mi aspettavo»
Chi ben comincia è a metà, anzi un terzo, dell’opera. Lo sa benissimo coach Martino che può esultare ma allo stesso tempo rimane con i piedi ben piantati per terra. «E’ stata esattamente la partita che mi aspettavo sottolinea il tecnico molisano, illustre ex Entrambe le squadre hanno cercato di far valere i propri punti di forza: noi ci siamo riusciti soprattutto a partire dal secondo quarto e soprattutto negli ultimi minuti della partita con il nostro gioco sugli interni che è indubbiamente una caratteristica che ci porta vantaggi. Sapevamo che Roma avrebbe basato il proprio gioco sulla corsa e nel primo quarto ci siamo fatti però sorprendere in alcuni contropiedi troppo aperti e anche in questo caso siamo riusciti a fare meglio dal secondo in cui sono stati solamente due. Arrivati nei play-off, però, direi che nessuna squadra può avere segreti per l’avversaria ed entrambi i tecnici possono allenare la contendente. Per questo mi aspetto che la serie resti equilibrata fino alla fine, a meno che qualcuna non molli la presa, cosa che non mi aspetto assolutamente. Per quanto ci riguarda dobbiamo essere bravi a non esultare troppo ma resecare tutto prima possibile in vista della seconda partita in casa di martedì». A.G.
LE PAGELLE di Agostino Galegati
SMITH 7 Dopo una prestazione con più ombre che luci contro Mantova il piccolo grande uomo ritorna se stesso nonostante un pacchetto di avversari di tutto rispetto. SGORBATI 6.5 torna nel quintetto-base e ha un buon impatto con 5 punti nei primi due quarti e tanta difesa. CHIUMENTI7 Sesto uomo di assoluto lusso “Chiumo” fa valere tutto il proprio repertorio da combattente sotto i tabelloni con i piedi da ballerino e le mani da orefice. MARKS7.5 La guardia di Chicago inanella un’altra prestazione da voto altissimo in pagella con cose importanti in tutti i settori del gioco: da due, da tre, rimbalzi e assist. RASCHI 6.5 II capitano ci mette tutte le proprie armi, esperienza e freddezza ai liberi. MASCIADRI 8 Parte benissimo con la tripla del 6-2 poi però si perde. Ma il Barba si ritrova nel secondo e terzo, togliendosi anche la soddisfazione di stoppare Brown. TAMBONE 9 Lo stimolo di ritrovarsi davanti la sua ex squadra ai tempi della A1 è corroborante per “Cesare”, canta, porta la croce e infine spegne ogni velleità romana nei secondi finali. SABATINI 7 il Gladiatore lotta su ogni pallone che passa dalle sue parti, non sempre preciso nelle sue penetrazioni ma il cuore è grande.