• 28/04/2017
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Corriere di Romagna, 28 aprile 2017: Giofrè fa le carte alla serie tra OraSì e Virtus Roma

Nonostante la giovane età, Simone Giofrè è un grande conoscitore di basket a tutti i livelli e così, dopo una lunghissima e-sperienza in società a Cantù e poi a Varese dove ha ricoperto il ruolo di direttore scouting internazionale, non a caso il presidente della Virtus Roma Toti l’ha voluto per ricostruire un ambiente molto provato dalla dolorosa quanto necessaria auto-retrocessione in A2. Da questa sera e fino a martedì, in qualità di general manager dei capitolini, Giofrè sarà a Ravenna per affrontare l’O-raSì in un ottavo di finale decisamente incerto e intrigante. La Virtus si è dimostrata in questa stagione una squadra spumeggiante e imprevedibile, votata alla corsa e a un numero elevato di conclusioni dalla distanza. Di conseguenza, l’avversaria dell’OraSì può anche passare indifferentemente da una prestazione-top ad una flop. Superiore alle aspettative «Veniamo a sfidare – dice Giofrè – una squadra che ha molti punti in comune con noi. In primo luogo l’OraSì ha ottenuto un risultato superiore alle a-spettative finendo la stagione regolare al quarto posto ad Est, così come noi non ci aspettavamo certamente di chiudere in quinta posizione ad Ovest. Da parte mia metto Ravenna sullo stesso piano di Trieste come sorpresa più interessante di un campionato che sulla carta le due bolognesi e Treviso avrebbero dovuto dominare». Complimenti sinceri che Ravenna può anche ricambiare. «La Virtus ha affrontato il campionato con un budget inferiore a quasi tutte le avversarie ad Ovest, quindi finire quinti è stato per noi motivo di grande soddisfazione. Se aggiungiamo poi che quello che avrebbe dovuto essere il main sponsor non ha rispettato gli impegni (le parti sono in causa, ndr) si potrà capire come la situazione non sia stata per nulla semplice. Ora affrontiamo i play-off senza pressioni e, pur se non sarà semplice, per provare a passare il turno». Tra i punti in comune tra le due contendenti ci sono anche le caratteristiche molto simili degli uomini di maggior peso, ovvero Smith e John Brown, pivot atipici perchè meno solidi fisicamente ma molto più agili e dinamici rispetto a quasi tutti i colleghi della categoria: «Smith è un ottimo giocatore però tutta Ravenna va rispettata, alla luce del risultato raggiunto. Mi aspetto una serie molto combattuta, vedremo come andrà nelle due gare in Romagna e poi cercheremo di coinvolgere di più il pubblico romano. Qui, purtroppo, è ancora vivo il ricordo dell’Eu-rolega e dei tempi che furono, così nonostante l’enorme bacino di utenza difficilmente riusciremo a raggiungere le 2000 presenze». Sandro Camerani


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