• 19/04/2017
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Il Resto del Carlino, 19 aprile 2017: «L’OraSì tra le prime 4 è un’anomalia, ma lo merita»

NONOSTANTE abbia scelto una strada diversa – passando al calcio – Giorgio Bottaro, che domani sera sarà ospite del meeting del Pana-thlon club ravennate, è sempre vicino al Basket Ravenna e quando può lo segue di persona. A metà tra il tifoso e il dirigente, l’ex general manager giallorosso è un fiume in piena quando parla della ‘sua’ Ravenna che sta vivendo «una stagione straordinaria». Ma a Chieti non è stata un’occasione persa? «Guardando la classifica può sembrare, ma mancava un giocatore fondamentale come Sgorbati, in grado di marcare sia Allegretti che Fallucca che ci hanno fatto male coi tiri da 3. In questo campionato basta poco per far cambiare i valori in campo». Adesso si lotta per il 4° posto. «E Ravenna al primo posto sarebbe stata un’anomalia. E’ una tra le società col budget più basso della lega e non è stata costruita per quel traguardo. Il tifoso non deve pensare che sia normale vincere a Chieti, o che la squadra debba vincere 20 partite in una stagione: staremmo parlando di ben altro budget e di altri giocatori. Se chiedessimo ai 7 allenatori delle altre squadre che andranno ai playoff- prosegue Bottaro – quale giocatore di Ravenna prenderebbero, credo non ne sceglierebbero neppure uno. E non perché non siano validi, ma perché sono adatti al contesto in cui si trovano e riescono a dare il meglio in questo gruppo». Quanta strada può fare Ravenna ai playoff? «I playoff cambiano completamente le carte in tavola. La situazione psicologica, lo stato fisico e l’atmosfera mutano notevolmente. Troppe variabili per poter fare un pronostico». Le piace come si muove la società? «Sento spesso Vianello. Lui e Montini hanno com- preso che il Basket Ravenna è diventato un fenomeno sociale oltre il rettangolo di gioco. Rispetto ai tempi della B, oggi la società si confronta con una città intera e come rispondere a questo bacino allargato è la sfida più grande, che stanno vincendo». Antimo Martino l’ha portato lei a Ravenna e resterà in giallorosso altri 2 anni. «Sono contento per lui e per la società. Quando Giordani mi disse che voleva lasciare sentii franare molte sicurezze, ma ci misi meno di 24 ore a scegliere Antimo, allenatore pieno d’entusiasmo, che sa dialogare coi giocatori e sa relazionarsi col contesto in cui si trova. Farà una grande carriera e se dovesse mai separarsi da Ravenna, la città dovrà essere orgogliosa di essere stata quella che lo ha lanciato». Come finirà OraSì-Mantova? «Col cuore metto 1 in schedina, ma sarà durissima. E’ un antipasto di playoff». Stefano Pece


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