Il Resto del Carlino, 16 aprile 2017: L’OraSì si butta via a Chieti Sprecata l’occasione di volare al comando
RAVENNA deraglia a Chieti. Contro un avversario alla disperata ricerca di punti salvezza i leoni di Martino finiscono sotto di 18, cercano di riemergere poi, alla fine, devono arrendersi alle maggiori motivazioni delle Furie. Un peccato perché complice il ko in casa di Treviso, se ieri sera Ravenna avesse vinto sarebbe balzata al comando della classifica in virtù degli scontri diretti positivi. Ora invece deve addirittura guardarsi dal ritorno della Fortitudo, a – 2 da Ravenna ma 2-0 nelle sfide, quindi per non finire quinta l’OraSì dovrà battere Mantova, che però lotta per un posto nei playoff. Smith ha giocato due partite: zero punti nei primi 20′, 19 nella ripresa. LA PARTITA. Chieti difende benissimo, Ravenna in attacco è la controfigura della squadra ammirata nelle partite precedenti. Golden spinge le furie (16-9), la partita decolla ma solo per i teatini. Ravenna reagisce, chiude il pitturato, Marks piazza il 4-0 portando i romagnoli ad un solo possesso di svantaggio. Immediata la reazione della Proger a cui basta regolare un po’ la difesa (21-13). Il primo quarto si chiude sul 23-15. Secondo quarto e Proger in doppia cifra subito (25-15). Si ricomincia e l’andazzo è lo stesso. Ospiti in difficoltà offensiva, padroni di casa a dominare. Golden, con una tripla, manda in estasi i suoi tifosi (30-17), i ravennati spariscono dal campo fino a due liberi di Raschi (34-19) risalgono sul -10 (36-25) prima del time out di Bartocci. Golden e Mortellaro imperversano, Ravenna torna ad avere difficoltà nell’attaccare i rivali. Nel finale di quarto entra Crusca che regala ai suoi la tripla del 47-31. Dopo l’intervallo lungo le due squadre per 4′ sbagliano a ripetizione, Mortellaro pone fine agli errori, Golden realizza il 51-33, Ravenna rischia il ventello di svantaggio ma non riesce a ritornare in auge perché manca la forza di attaccare la difesa avversaria. Fallucca manda nel cesto il 56-39 poi c’è, finalmente, un break romagnolo (3-8 per il 59-47). Nel finale Venucci e Marks si scambiano tiri da tre a segno per il 66-52 teatino. Ultimo quarto in cui Ravenna arriva a -10 poi una tripla di Allegretti per il 73-61. Ravenna non riesce a continuare a spingere, Smith mette il canestro del 75-62, i romagnoli forzano i tempi, piazzano un altro parziale (76-70), Allegretti, con una tripla, fa risollevare i suoi. Chieti riprende la doppia cifra, Davis (85-74). Antonio De Rosa
ALLA VIGILIA del match Antimo Martino aveva chiesto ai suoi un approccio di un certo modo. In campo le cose sono andate esattamente all’opposto di quanto aveva preventivato il coach di Ravenna. «MI ASSUMO io le responsabilità del caso – afferma coach Martino – in quanto la squadra non era mentalmente pronta per approcciare la partita nella maniera giusta cioè come l’impegno delicato meritava. Fin dall’inizio ci siamo dimostrati poco presenti, siamo stati sempre in ritardo su entrambi i lati del campo». Si scusa con i tifosi che, in gran numero, hanno supportato la squadra anche a «Ora incassiamo questo schiaffone e usiamo la rabbia per battere Mantova» Chieti. «Sì. Per prima cosa voglio dire che Chieti ha giocato una partita importante ed ha meritato di vincere perché ci ha messo decisione e voglia. Però prima di analizzare la partita voglio chiedere pubblicamente scusa ai nostri sostenitori che ci hanno seguito e supportato in una giornata particolare. Non li abbiamo ricambiati con una prestazione di livello. Il che non significa vincere a spasso come potrebbe sembrare in origine. Non dobbiamo avere, in- fatti, la presunzione di portare a casa facilmente la partita. Ma questo non significa, però, che non dobbiamo combattere». Insiste: «Non siamo scesi in campo approcciando bene la partita – confessa il coach giallorosso -in quanto Chieti ha spinto subito al massimo e noi non siamo riusciti a stare dietro. Non mi è piaciuta la qualità della prestazione, eravamo in ritardo su entrambi i lati del campo, facendo raramente la cosa giusta. Dispiace perché avevamo immaginato una partita diversa da come è arrivata. Però, come già ci è successo in passato, incassiamo questo forte schiaffone che abbiamo ricevuto ed utilizzeremo la rabbia per questa sconfitta in vista di Mantova».