Il Resto del Carlino, 8 aprile 2017: Dopo Imola scoglio Roseto: «OraSì, sfata il tabù»
MERCOLEDÌ sera è stata una festa per la società giallorossa. La partita con Imola è scivolata via su binari sicuri, ha portato in dote 2 punti che valgono oro per restare tra le prime quattro ed è stata preceduta dal primo appuntamento del Club Ravenna nel Cuore il quale, appena nato, sta già regalando soddisfazione al presidente Vianello. «E’ STATO un bel momento di aggregazione – afferma convinto Vianello -, in primo luogo perché c’era più gente di quanta me ne aspettassi, e poi perché si è svolto tutto in un’atmosfera molto familiare. Credevo fosse più difficile realizzare una cosa del genere, ma il gradimento dei nostri affezionati è stato talmente genuino che penso di ripeterlo in occasione della partita contro Mantova». Poi la cavalcata vìncente contro l’Andrea Costa in una sfida mai in discussione. «Sinceramente mi diverto di più quando le partite sono punto a punto e si risolvono alla sirena, ma qualche volta è bello anche dominare. Inoltre, grazie alla lungimiranza di Martino, c’è stato spazio per i ragazzi più giovani e abbiamo potuto ammirare la prima stoppata di Seck e il suo primo canestro e se avesse segnato anche Scaccabarozzi sarebbe stata l’apoteosi. Ma una parola va spesa anche per il pubblico perché ho visto tante facce nuove e questo è un segnale che la nostra squadra inizia a interessare tanta gente». Adesso viene il difficile. Ogniqualvolta l’OraSì ha giocato due sfide nell’arco di tre giorni, la seconda non è andata bene (vedi Imola all’andata e Recanati). «Per fortuna la partita di mercoledì non è stata molto dispendiosa in termini di energie, tuttavia giocare dopo tre giorni ci crea sempre difficoltà. E’ l’anomalia di Ravenna e ormai ci siamo abituati. Andiamo a Roseto con l’animo tranquillo, forti dei 4 punti di vantaggio in classifica e dei 7 punti di differenza della sfida di andata. Loro hanno perso soltanto due volte in casa? Mi verrebbe da dire che non c’è due senza tre ma lo tengo per me». Quanti punti servono per rimanere tra le prime quattro? «Se facessimo 4 punti nelle ultime tre partite sarei ben contento». Se il campionato finisse oggi, l’avversario al primo turno play off sarebbe Latina. «Per scaramanzia non guardo la classifica dell’altro girone: spero soltanto di non incontrare Agrigento, ma solo per una questione di costi. Devo dire però che gli sponsor si sono affezionati molto e ci hanno permesso di confermare Martino, un bel colpo. Era coccolato da tutti, sia al piano superiore, sia tra le big della A2. Il fatto che sia voluto rimanere qui ha fatto piacere a tutti quanti. E’ presto per pensare all’anno prossimo, ma insieme a lui possiamo dare continuità al lavoro fatto». E se dovesse indicare un obiettivo per il 2018? «La salvezza. Porta bene». Stefano Pece