• 04/04/2017
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Corriere di Romagna, 4 aprile 2017: OraSì, che attesa per domani sera Sgorbati pensa solo al presente

Meno di tre settimane al termine della stagione regolare e l’OraSì vuole chiudere in gloria, cioè almeno tra le prime quattro, la prima fase del campionato. La prima delle ultime quattro tappe è fissata per domani alle 20.30 e l’avversaria è l’Andrea Costa che Sabatini e Sgorbati ritroveranno da ex forse con una punta di dente avvelenato, anche per la sconfitta all’overtime dell’andata. Jackpot Questo è il soprannome che il preparatore giallorosso Luca Babini, ha accostato a Giacomo Sgorbati, classe 1997, che la Piero Manetti ha scelto come ala piccola titolare . Finora ha collezionato 382 minuti e 85 punti, saltando le ultime due partite per un problema al piede. «Giorno dopo giorno il piede va sempre meglio – tranquillizza Sgorbati- e ho ripreso regolarmente la preparazione con il gruppo già da una decina di giorni. Per me Imola è stato il primo anno da senior anche se comun- que è stato anche il mio ultimo anno di scuola. Ho ricordi bellissimi della scorsa stagione, un gruppo fantastico e con molti miei ex compagni continuo a rimanere in contatto con piacere. Per quanto riguarda le decisioni estive, invece, non vorrei più rivangare». Partita delicata Saranno dunque in palio punti decisamente pesanti per entrambi i quintetti. «Mi aspetto una battaglia – prosegue Jackpot – come ogni derby che si rispetti, forse il più sentito tra quelli romagnoli, come è giusto che sia. Mi aspetto un’Andrea Costa che arrivi al De André con il coltello tra i denti vista la sua posizione di classifica, per centrare punti-salvezza. Dal canto nostro abbiamo motivazioni altrettanto importanti e per questo motivo dovremo scendere in campo con il giusto approccio. Abbiamo un obiettivo che non era obbligato e saranno quaranta minuti intensi. Come ha giustamente detto il nostro allenatore non dobbiamo guardare la classifica: loro sono terzultimi noi terzi, ma questo non vuol dire che partiremo avvantaggiati. Il vantaggio può venire dal fatto che giochiamo in casa e mi aspetto il solito nostro grande pubblico, numeroso e caloroso, che ci possa sospingere verso la vittoria. Le chiavi? Noi siamo una squadra soprattutto da ultimi due quarti, quando cioè conta di più. Certo non possiamo permetterci distrazioni a rimbalzo o nel controllo delle palle vaganti per non andare sotto nel punteggio ma se ripetiamo molte delle prestazioni precedenti possiamo fare bene». Agostino Galegati


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