• 27/03/2017
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Il Resto del Carlino, 27 marzo 2017: L’OraSì parte male e finisce senza benzina Verona ha più sprint

erona SENZA storia. Ravenna cade a Verona sotto i colpi di una Scaligera impressionante per continuità di gioco e concentrazione. Finisce 72-54 una gara mal interpretata da parte dei ragazzi di Martino che hanno approcciato male e non sono riusciti poi ad affondare il colpo, giocando alla pari i parziali centrali della gara. Nell’ultimo quarto non c’è stato il colpo di reni necessario a rianimare una gara persa praticamente nei primi dieci minuti. Sulle ali dell’entusiasmo per aver conquistato l’accesso ai play off con ben cinque turni di anticipo, Ravenna desiderava infliggere la prima sconfitta casalinga agli scaligeri durante la nuova gestione Dalmonte, capace di vincere tutti e 7 i precedenti incontri disputati tra le mura amiche. Obiettivo fallito di fronte ad un avversario di spessore. Smith inizia subito alla grande e permette a Ravenna di restare in scia degli scaligeri in apertura di match (6-5 al 4′). Il quintetto di Martino stenta a carburare e cosi Robinson scava il solco, trascinando i suoi sul 16-9 all’8′. I giallorossi non cambiano marcia e nel finale di parziale affondano 21-9, sotto i canestri di Portannese. Il quintetto ospite non trova le soluzioni giuste per impensierire il quintetto di Dalmonte che vola sul 28-11 ad inizio secondo quarto. La sfida al rimbalzo vede i padroni di casa primeggiare e questo non permette a Ravenna di riuscire a creare il break per riawicinarsi a Verona. Tambone ci prova da tre ma subito dopo è Frazier a ristabilire le distanze (36-20). I giallorossi premo- no ed alla fine rosicchiano tre punti prima dell’intervallo. Le due squadra vanno infatti al riposo sul 38-25. MASCIADRI e Tambone suonano la carica ad inizio secondo tempo. I giallorossi sembrano carichi al punto giusto per iniziare la rimonta, ma Verona non sbanda e tiene la barra dritta. Ci pensa Crusca a metà terzo quarto, ad infilare la tripla che riduce il gap a 8 lunghezze (43-35). È un lampo che viene subito spento dalla “bomba” di Portannese che ne realizza una seconda poco dopo. Il quintetto di Martino lotta ma alla fine i liberi di Pini segnano il 17-17 nel parziale ed il 55-42 dopo trenta minuti di gioco. Non c’è modo di scalfire la difesa veneta che interpreta alla perfezione ogni fase. La schiacciata di Smith non cambia la musica a 6′ dalla sirena (59-47). Portannese è implacabile e firma la tripla del +20. La schiacciata conclusiva di Smith rende meno pesante il punteggio di una gara a senso unico.


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