• 20/03/2017
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Il Resto del Carlino, 20 marzo 2017: Playoff centrati: «Ma non ci accontentiamo»

E’ STATA una festa di sport e compartecipazione quella vissuta al Pala de André in occasione della sfida portata dall’OraSì alla capolista Treviso. Al termine di una delle più intense partite mai vissute da queste parti è arrivata la matematica certezza di un posto nei play off e dunque Antimo Martino vuole condividere la gioia dell’impresa con i suoi assistenti Alessandro Lotesoriere e Francesco Taccetti lasciando a loro il proscenio. «La nostra classifica è qualcosa di stupendo per la città e per tutti noi dello staff- spiega Martino -. Chiaramente non vogliamo accontentarci e vogliamo mantenere questo atteggiamento positivo ragionando una partita alla volta, ma oggi godiamoci questa soddi- sfazione: voglio farlo coi miei assistenti perché essi rappresentano tutto il lavoro oscuro che è alla base di questi risultati». E’ Lotesoriere quindi ad analizzare l’aspetto tecnico della gara. «Dopo un buon inizio – spiega -, nel secondo quarto siamo andati sotto a causa di un passaggio a vuoto in chiave offensiva. Loro hanno segnato 6 punti in campo aperto che gli hanno regalato sicurezza ed entusiasmo. La nostra vera partita invece è iniziata dopo il time out del terzo quarto. Non abbiamo più permesso agli avversari di allontanarsi e, grazie anche ad un pubblico fenomenale, abbiamo ritrovato entusiasmo e continuità. Restiamo coi piedi per terra, ma è stata una bella soddisfazione». Poi è la volta di Taccetti il quale invece si sofferma sulla chia- ve emotiva: «L’anno scorso siamo rimasti fuori dai play off per la differenza canestri, mentre oggi stiamo vivendo un momento storico con cinque partite ancora da giocare. E’ una gioia stupenda per tutta la squadra e per tutte le persone che collaborano con noi». E aggiunge: «Quando la nostra squadra decide di difendere, diventa durissima per qualsiasi avversario. E’ capace di un’energia e di un cuore che poche altre hanno. Una parola va spesa anche per questo pubblico: stasera sembrava di essere al Pala Dozza per il livello di decibel raggiunto dal pa-lazzetto. Insieme a noi e ai nostri risultati, anche il pubblico sta crescendo e tutti insieme stiamo imparando a diventare una grande piazza per la pallacanestro». Stefano Pece

 

LE PAGELLE – Masciadri, mira infallibile Il più costante è Marks

Smtih 7.5. Conferma il trend del 2017 che l’ha visto crescere in ogni fondamentale del gioco. Fatica terribilmente all’inizio contro Ancellotti e ne subisce la maggiore stazza fisica, ma nel quarto periodo torna ad essere protagonista, complici anche i 5 falli del suo diretto marcatore.

Chiumenti 6.5. Quando si trova spalle a canestro riesce a fare quasi ciò che vuole. Sopperisce alla differenza di massa rispetto ai lunghi avversari con tutta l’esperienza di cui è capace. E’ lui a segnare il 43-50 che apre la riscossa giallorossa nell’ultimo quarto ed è lui ad incitare il pubblico che risponde con un baccano assordante.

Marks 8.5. Sfugge a tutte le marcature ed è l’unico tra i suoi ad essere sempre una spina nel fianco della difesa ospite. In penetrazione fa molti danni ai rivali ed è costante per tutta la partita.

Raschi 6.5. Diffìcile mettersi in evidenza contro una difesa come quella veneta. Tuttavia in un momento fondamentale, insieme a Chiumenti, si rende protagonista del primo sorpasso giallorosso del quarto periodo.

Masciadri 7.5. Ripresosi dalla febbre e con una settimana di allenamento nelle gambe torna ad essere il cecchino che tutti conoscono. Si rende protagonista all’inizio e a metà gara, quando c’è bisogno delle sue bombe per svegliare i compagni dal torpore: risponde presente con 4/5 dall’arco.

Tambone 7. Qualche palla persa nei primi tre quarti, qualche palla gestita non al meglio nel periodo in cui l’OraSì soffre maggiormente. Tuttavia, quando la squadra sale di livello, il merito è anche suo e quando c’è bisogno di una mano salda in lunetta nell’ultimo periodo, si mantiene glaciale.

Crusca 6.5. Fa il compito assegnatogli con grande impegno. Entra nel quintetto titolare e si danna l’anima in marcatura su tutti i piccoli avversari. Non trova la via del canestro, ma grande lavoro in difesa.

Sabatini 6. Si intestardisce in penetrazione nella prima parte andando regolarmente a sbattere contro il muro della difesa ospite. Inoltre conferma le difficoltà dalla lunetta, ma negli ultimi 10 minuti, quando c’è bisogno della mano di tutti, arriva anche il suo contributo. s. p.


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