Corriere di Romagna, 17 marzo 2017: La tradizione sorride all’OraSì contro Treviso
L’OraSì e una doppia tradizione da rispettare. In questo campionato il De André è stato violato solamente in due sfide regionali (Piacenza e Fortitudo), a fronte di dieci vittorie con gli scalpi illustri di Virtus, Trieste, Roseto e Verona. Ma anche nei confronti con la De Longhi, tra due giorni la palla a due, il cammino interno è perfetto e la Piero Manetti punta al “non c’è due senza tre”. Nel 2014-’15, stagione del primo precedente, i ravennati si imposero, allora al Costa, 68-66 sulla sirena e agganciarono i veneti al primo posto ma si parlava solo della dodicesima giornata. Ripetendo l’exploit sarebbe un ricorso storico affascinante per i bizantini. Nello scorso campionato, invece, fu un netto 81-66 per la formazione di Antimo Martino. Una delle chiavi sarà sicuramente la difesa: Treviso non segna tanto (70.2 punti di media, Ravenna otto in più) ma è di gran lunga la miglior difesa del girone con meno di 67 punti subiti di media, complessivamente ben 98 punti in meno rispetto alla seconda, Trieste. I giallorossi hanno subito per ora quasi 200 punti in più dei trevigiani ma anche per capitan Raschi e compagni è quanto avviene nella propria metà campo ad essere la chiave di volta del proprio gioco. Treviso è forse la squadra con meno falli fischiati contro (17 di media contro oltre 19), mentre al tiro i giallorossi sono più precisi: 50% da due e 36% da tre contro 46 e 33. Quando si tratta di liberi i romagnoli sono ancora una volta preferibili ma a rimbalzo la differenza è importante: 39.3 contro 34.9 in favore della formazione di Pillastrini. In questa altalena di dati il bilancio palle perse-recuperate torna ad essere appannaggio della Piero Manetti con la De Longhi che è superiore negli assist con 15.6 a 12. Venendo al rendimento dei singoli si nota come Treviso, come del resto Ravenna, abbia una ottima distribuzione dei punti e delle responsabilità tra i vari giocatori. Tra i veneti Perry è quello con la media-punti più alta (12.5) e rimbalzi (9.2) e con Ancellotti forma un duo sotto i tabelloni di tutto rispetto contro cui Smith (14.8 punti e 9.9 rimbalzi), Masciadri e Chiumenti dovranno prestare particolare attenzione. Agostino Galegati