• 16/03/2017
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Corriere di Romagna, 16 marzo 2017: OraSì-Pillastrini, i dolci ricordi non si dimenticano

L’OraSì non vuole soffrire di vertigini ma essere pronta per la sfida d’alta quota. Il campionato fino a questo momento è eccezionale, capitan Raschi e compagni vogliono renderlo indimenticabile. Mancano 72 ore o poco più a Ravenna-Treviso ed è arrivata per la squadra romagnola un’ulteriore soddisfazione: l’inserimento di Taylor Smith nel miglior quintetto della A2 per il mese di febbraio. Il Pilla La prima storica promozione in A2 di una ravennate fu quasi un quarto di secolo fa, nel 1993-’94, quando la società spostò la sede delle operazioni a Cervia. Su quella panchina sedeva un giovane Stefano Pillastrini, ora deus ex machina della causa trevigiana dalla stagione 2014-’15, a quando cioè risalgono i primi atti della sfida tra romagnoli e veneti. Lui, ferrarese di nascita ma romagnolo di adozione e per matrimonio, avrà quindi un po’ il cuore diviso a metà. «Sono ricordi lontani ma bellissimi – premette il “Pilla” come viene soprannominato -. Non era la mia prima e-sperienza con una squadra senior (aveva infatti esordito in Fortitudo dopo averne allenato le giovanili per poi passare a Ferrara, ndr), ma quell’anno mi sposavo e la scelta di vita è diventata anche professionale, scendendo in B1. Avevamo un bellissimo progetto e una squadra molto giovane però ottenemmo una fantastica promozione, la mia prima in carriera. Quindi alla Romagna mi lega una grossa soddisfazione anche professionale. Peccato che il progetto sia abortito molto presto ma resta comunque un bellissimo ricordo (una stagione in A2 con un bilancio di 19 vinte e 15 perse, ndr)». Il presente Prima contro terza, dunque, e se Ravenna dovesse vincere con dodici punti di scarto vorrebbe dire non solo aggancio in classifica ma anche “sorpasso” per differenza-canestri dopo il 70-59 dell’andata. Fantascienza? Probabilmente sì, ma i giallorossi di Martino hanno dimostrato di riuscire anche nelle imprese, come quella di espugnare l’Unipol Arena. «Siamo due squadre molto giovani – prosegue Pillastrini – che stanno probabilmente andando al di là delle aspettative estive. Per quanto ci riguarda abbiamo ulteriormente ringiovanito in corsa il roster, inserendo un ragazzo del 1997 come La Torre, e uno straniero del 1995, l’ungherese Zoltan Perl». Le chiavi Pillastrini ha la idee chiare: «Sia noi che Ravenna abbiamo una tipologia di gioco ben definita e precisa. Il nostro modo di giocare non si adegua infatti alle avversarie di turno». Agostino Galegati


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