• 04/02/2017
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Il Resto del Carlino, 4 febbraio 2017: «Dobbiamo già pensare a Recanati»

SEMPRE più leader di questa squadra, Matteo Tambone ha fatto registrare mercoledì contro la Virtus un’altra prestazione da mvp: 19 punti con 5/7 da tre, 2 rimbalzi, 3 assist e tanta qualità in una partita che, come quella dell’andata, resterà nella storia di questa franchigia. L’OraSì è infatti l’unica squadra che può fregiarsi del titolo di bestia nera della Virtus avendola battuta due volte su due. E negli ambienti sportivi ravennati si continua a parlare del trionfo dei giallorossi. Un unico ‘neo’ «Subiamo troppo quando le squadre avversarie puntano su un gioco più fisico» «E’ stata una partita bellissima -commenta Tambone – frutto di una prestazione di grande sacrifìcio. Nei primi due quarti ha funzionato tutto su entrambi i lati del campo e, rispetto alla gara con la Fortitudo, siamo stati capaci di alternare più soluzioni. Abbiamo attaccato di più il ferro, abbiamo sfruttato il tiro da dietro ai blocchi e adoperato meglio il pick and roll, anche se la vera chiave della partita è stata in difesa, dove abbiamo limitato Umeh per oltre tre quarti di gara». L’OraSì è stata in vantaggio anche di 24 punti e ha controllato agevolmente, fino al 37′, quando Umeh si è improvvisamente ‘acceso’ dopo una gara nell’ombra. «Umeh è un ottimo giocatore e alla fine si è inventato canestri difficili – ammette Tambone – Sapevamo che la Virtus non ce l’avrebbe lasciata vincere così facilmente e infatti nel finale è rientrata con grande forza, ma il +20 che avevamo acquisito ci ha permesso di respingere il loro assalto. In definitiva è stata una vittoria di squadra, nella quale ognuno ha portato il proprio contributo». Classe di Umeh a parte, l’OraSì presenta qualche difficoltà quando viene aggredita fisicamente. Era successo con Piacenza, con la Fortitudo e in parte anche con la Virtus. Tambone la spiega così: «E’ vero, soffriamo un po’ quando le squadre giocano con le mani addosso ed è un aspetto del nostro gioco che dobbiamo migliorare. E si migliora soltanto mantenendo alta l’intensità degli allenamenti per tutta la settimana». A livello individuale è la seconda partita consecutiva da migliore in campo per il playmaker romano, segno che con le bolognesi si trova a suo agio. «Giocare con le bolognesi – ammette il giocatore – regala stimoli maggiori rispetto alle partite normali. C’è il palazzetto pieno, spesso c’è la diretta televisiva e l’atmosfera è sempre particolare. Inoltre la Virtus è stata una delle squadre più forti e tutti ci tengono a fare bella figura contro di loro. Infatti, non solo io, ma tut- ti i compagni hanno giocato ad un livello superiore». Lasciata alle spalle la grande impresa, la mente va resettata perchè domani, domenica, incombe la prossima partita. «C’è già Reca- nati che ci aspetta e dobbiamo concentrarci su quella partita dimenticando il resto. Per quanto ci riguarda, credo che le partite fondamentali da vincere siano quelle contro le squadre che seguono in classifica. Tuttavia quella con la Virtus resterà un’impresa che ci ha dato tanto morale e fiducia». Stefano Pece


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