• 03/02/2017
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Corriere di Romagna, 3 febbraio 2017: Ravenna fa ballare tutta una città: il basket ora è un fenomeno di massa

Adesso manca solo la matematica per decretare l’OraSì di coach Martino (avanti così sarà difficile trattenerlo, ma questo è un altro discorso) migliore squadra romagnola della stagione. Imola naviga a vista, affannata da infortuni e prestazioni in altalena. Forlì deve guardarsi dal rischio-retrocessione, anche se i rinforzi potrebbero tirarla fuori dai guai. OraSì, quindi, regina di Romagna. Per acclamazione. Vìanello e gli altri Ogni Campanile ha le sue passioni, figuriamoci in Romagna. Se a Forlì ed Imola i rintocchi hanno sempre suonato per il basket a Ravenna, dal dopo-Manetti, la palla a spicchi è stata sempre posposta a pallavolo e calcio. L’arrivo di Roberto Vianello ha cambiato le carte in tavola ed ha scovato sotto la cenere la passione che invece restava soprattutto nel cuore dei tanti che in città hanno giocato a basket negli anni ’70-’80. Ad un certo punto il Pala Costa non è bastato a contenere il risveglio del popolo a spicchi e poi non è stato più gestibile (sempre grati a Bottaro e a Lupo Giordani, a proposito) una volta raggiunta una storica A2. Con il trasferimento al Pala De André si è verificato un fenomeno già visto all’epoca del Messaggero Volley: il basket, oltre ad alimentare il suo zoccolo duro (Leoni Bizantini) è diventato di moda, passerella ideale per i presenzialisti. Ce n’erano davvero tanti contro le bolognesi, gare caratterizzate però dal sostegno e dalla coreografia di chi ha sempre mangiato pane e retine. A proposito di alimentazione: con il calcio che sta rinascendo progressivamente ed il volley che ha tratto inevitabile giovamento dal ritorno a casa dopo la tremenda parentesi forlivese, adesso chi ama lo sport rischia ogni settimana di fare indigestione. Il basket può, in effetti, diventare il primo sport cittadino? Se parliamo di cultura di base no, perché la pallavolo ha maturato decenni di vantaggio mentre nel basket non è raro vedere spettatori occasionali sbracciarsi invocando falli non previsti dalle regole. A livello di presenze stagionali, invece, i numeri si sono avvicinati, anche grazie ad un campionato con le due bolognesi, Treviso, Imola, Forlì. È il futuro? Ogni vittoria, soprattutto se prestigiosa come l’ultima, scalfisce la corazza che Vianello dice di avere indossato per non farsi più mettere in mezzo da aiuti promessi e mai arrivati. I play-off, quindi, potrebbero disintegrare quella corazza e garantire agli appassionati del basket un’altra stagione per sognare in grande. Sandro Camerani

 

I Leoni Bizantini in pullman per la trasferta di Ancona Anche mercoledì scorso durante la splendida vittoria contro la Virtus, il pubblico ravennate è stato un vero fattore. I tifosi giallorossi erano sempre in piedi ad applaudire i propri beniamini, con esplosioni di gioia ad ogni prodezza di capitan Raschi e compagni e massimo sostegno nel momento in cui la Virtus negli ultimi tre minuti era rientrata dal -20 (69-49) al -4(71-67). Una muraglia umana di 1600 tifosi raccolti nella tribuna oltre a quelli nella zona condivisa con quelli emiliani. I Leoni Bizantini non si fermano e ora organizzano il pullman per Ancona per Recanati-OraSì. Ritrovo domenica alle 14.45 al Caffé della Lirica. Prezzo 15 euro in 30 partecipanti e 10 euro con 50 adesioni. Per informazioni: 347/0767029.


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