Il Resto del Carlino, 2 febbraio 2017: Euforia giallorossa
C’È COMPRENSIBILE gioia e quasi incredulità nelle parole di coach Antimo Martino dopo la gara, il secondo capolavoro della sua squadra al cospetto della capolista. «Siamo tutti orgogliosi di avere ottenuto questa vittoria. Un’affermazione di prestigio non soltanto per il valore e lo spessore dell’avversario, ma anche per la nostra classifica perché consolidiamo il quarto posto solitario». MARTINO poi entra nello specifico dell’analisi tecnica della gara: «Il nostro marchio di fabbrica è l’aggressività e oggi lo abbiamo dimostrato: abbiamo tenuto la Virtus a 69 punti, parliamo del mi- glior attacco del campionato, e questa non è cosa da poco. E quando funziona la difesa, andiamo in attacco decisamente più sciolti e quindi rendiamo meglio. Offensivamente non eravamo quelli visti con la Fortitudo, siamo quelli di oggi, una giornata in cui, devo dire, ha funzionato tutto nel migliore dei modi». Il coach è un fiume in piena e prosegue: «I canestri in fin dei conti sono il prodotto del gioco e oggi il nostro gioco è stato davvero efficace. Abbiamo controllato per gran parte della gara, fino al loro rientro in partita targato Umeh, ma al netto di un po’ di ingenuità in quel frangente, siamo sempre stati noi a fare la partita e direi che questa vittoria è me- ritata. Protagonista la squadra: tutti hanno dato il proprio contributo». Purtroppo non c’è nemmeno il tempo per festeggiare che già arriva la trasferta di Recanati. «Effettivamente meritavamo qualche giorno di gioia in più – afferma Martino – ma adesso c’è subito Recanati e dobbiamo fare lo sforzo di lasciarci alle spalle questa grande vittoria e pensare alla prossima partita». La quota salvezza è raggiunta: 24 punti era il traguardo fissato dalla società, ora si può pensare ai play off? Martino risponde così: «Diplomaticamente dico che dobbiamo pensare a una partita alla volta, ma dobbiamo anche avere il coraggio di provar- ci: non sarà una cosa scontata perché dietro incalzano formazioni come Verona che sta risalendo a grandi passi. Il calendario per noi è difficile, affrontiamo le più forti tutte in casa, il discorso play off passerà da queste partite. Non dirò mai quella parola ma ci proveremo, ne abbiamo il dovere». Stefano Pece
Sgorbati 6 In ripresa. Sacrificio, corsa, abnegazione in marcatura. Ancora pochi i tiri presi e qualche incertezza di troppo nella gestione di alcuni palloni, ma al cospetto della capolista la sua è una prestazione confortante.
Chiumenti 7 Un guerriero. I suoi movimenti spalle a canestro mettono in difficoltà gli ospiti e in difesa non si risparmia sul corpo a corpo e nella lotta a rimbalzo, serratissima. Contribuisce anche in attacco e nel finale ruba una palla di importanza incredibile.
Marks 6 Per 37 minuti si annulla con Umeh e fatica a entrare in partita. Si accende nell’ultimo quarto e in questa vittoria c’è anche il suo zampino, anche se appare ancora in flessione rispetto all’inizio della stagione.
Raschi 7 Prestazione da vero capitano. Non era il vero Raschi quello visto con la Fortitudo e lo dimostra con una prestazione maiuscola. Punti, assist, voglia di lottare, ordine e fosforo, non manca niente.
Masciadri 7 Si sacrifica in difesa lottando su ogni rimbalzo e su ogni possesso avversario con i più possenti lunghi avversari, ma si ritaglia un ruolo da protagonista sia sotto le plance che dall’arco dei tre punti, il suo punto di forza.
Tambone 8.5 Se possibile gioca ancora meglio che con la Fortitudo. Allora la sua prestazione non era servita per vincere, oggi i suoi punti e la sua gestione di momenti topici valgono una vittoria tanto sofferta quanto meritata. Ancora una volta risulta il migliore in campo.
Crusca sv.
Sabatini 6.5 Sempre in grado di offrire un contributo in termini di energia, imprevedibilità e voglia di fare. Non è efficace come in altre occasioni e commette qualche errore nella gestione di alcuni palloni, ma il suo contributo non manca mai. s.p.