Il Resto del Carlino, 31 dicembre 2016: «OraSì pensiamo alla salvezza»
Ravenna «NON DOBBIAMO mai dimenticarci chi siamo e da dove siamo partiti». Sono queste le parole con cui Antimo Martino apre l’analisi sul girone di andata della sua OraSì (nella foto Chiumenti). «Il bilancio per noi è ottimo – prosegue il tecnico giallorosso – e va al di là delle aspettative iniziali. Abbiamo allestito un roster giovane intenzionato a crescere nel tempo e a togliersi qualche soddisfazione, ma non credevamo nemmeno noi che i frutti potessero arrivare così presto». Poi il coach giallorosso snocciola qualche numero: «9 vittorie non si ottengono così facil- mente. Alcune di queste sono arrivate su campi diffìcili e in casa abbiamo perso solamente una volta. Lontano da Ravenna le sconfìtte sono state cinque, ma se guardiamo su quali campi e cioè Treviso, Trieste, Fortitudo, Imola e Mantova, allora questi ko assumono una dimensione diversa». MARTINO entra nel merito della sua analisi e aggiunge: «Su quei campi è difficile per tutti e la nostra squadra non è ancora attrezzata per sbancare Treviso o Mantova. Certo, abbiamo il rammarico di aver perso un paio di partite che potevano costituire la classica ciliegina sulla torta, ma dobbiamo essere consapevoli che si tratta comunque di una bella torta». Appare chiaro che il tecnico giallorosso voglia riportare tutto l’ambiente coi piedi per terra. Forse l’aspettativa intomo alla squadra nelle ultime settimane si era alzata troppo, anche a causa della possibile qualificazione alla finale di Coppa Italia, purtroppo sfumata. «Tutti vogliono vincere – afferma – ma bisogna ricordarsi che il nostro obiettivo è quello di ottenere il prima possibile la salvezza e rispetto a quello siamo ampiamente al di sopra delle attese. La partita di Mantova, simile a quella di Treviso, ci ha lasciato l’amaro in bocca, ma sono sconfitte che, ripeto, ci stanno. Se l’aspettativa era alta alla vigilia, il merito va a questi ragazzi che hanno lavorato tantissimo per arrivare a creare questo presupposto. E, sottolineo, anche il solo fatto di essere arrivati qui ci è costato fatica e impegno. Un collega molto più esperto di me ha paragonato Ravenna al Sassuolo nel calcio. Tutti sognano che il Sassuolo possa vincere allo Juventus Stadium, ma nessuno si strappa i capelli se non ci riesce. Sognare i traguardi è un conto, pretenderli un altro. Bisogna essere realisti». L’ALLENATORE dei giallorossi spiega ancora: «Dopo il successo su Chieti mi è capitato di leggere che Ravenna ha vinto giocando male. Ma, come mi ha detto Bottaro per telefono il giorno dopo, bisogna che tutti abbiano chiaro che in questo campionato riuscire a vincere è già tantissimo. Non siamo il Real Madrid che deve sempre vincere e convincere e ci sono anche gli avversari che a volte ti portano a giocare male». INFINE il tecnico conclude con una riflessione: «Siamo l’unica squadra che ha fatto quello che ha fatto con i giocatori che aveva scelto all’inizio, nonostante infortuni e assenze. E oggi siamo ampiamente in corsa per i playoff. Riconosciamo ai nostri ragazzi questo merito. Il sogno è rimanere in questa fascia, ma non si pensi che il girone di ritorno possa ricalcare per forza quello di andata perché il mercato cambierà volto a molte squadre. Noi invece andremo avanti con gli stessi uomini avendo sempre chiaro il nostro primo obiettivo: la salvezza». Stefano Pece