Promozione: JBK Ravenna – A.I.C.S. Forlì 59-51
Parziali: 11-11, 14-20, 7-8, 27-12
JBK RA: Montaguti 2, Scaccabarozzi 2, Mazzesi 6, Bernardi, Polyeshchuk 21, Montigiani 3, Giardini 20, Ghinassi, Seck 5, Mercatali, Gardini, Bomben.
L’obiettivo di giornata era portare a casa una vittoria, senza troppi “fronzoli tattici” ma piuttosto trovando nelle proprie risorse, soprattutto difensive, la forza per riuscirvi.
Obiettivo raggiunto e, guardando alla classifica finale del girone di andata, vittoria importante che allontana lo spettro della maglia nera e dà morale a tutto il gruppo.
Tra il dire e il fare però…c’è stata una parte centrale di partita sicuramente non positiva, prima in difesa (20 punti subiti nel secondo periodo) poi in attacco (solo 7 punti segnati nel terzo, a fronte di 8 subiti grazie alla difesa che aveva ricominciato a funzionare propriamente).
È servito uno scossone di squadra, nato dagli stessi protagonisti in campo, prima Polyeshchuk che ha attaccato la difesa ospite con aggressività e continuità, e poi capitan Giardini che ha preso per mano la squadra all’inizio dell’ultimo periodo (sul -9, 32-41) alzando la pressione difensiva e dando ritmo e maggior lucidità all’attacco, segnando con freddezza 7/8 tiri liberi causati dal fallo sistematico ospite degli ultimi sprazzi di gara, per il +8 finale.
Volendo fare un primo bilancio alla fine del girone di andata, sia della Promo che del campionato U20, va detto che il gruppo, in parte rinnovato, sta faticando più del previsto a ritrovare i giusti equilibri di squadra: se da una parte è vero che durante la settimana sono poche le occasioni per allenarsi tutti assieme, considerando gli impegni incrociati di chi è aggregato alla Prima Squadra o di chi gioca anche il campionato U18, dall’altra va sottolineato che questo assetto è normale per un settore giovanile che possa e voglia dare flessibilità in verticale ed uno sbocco senior ai ragazzi; lo sforzo da compiere è di conseguenza imparare a far tesoro delle partite di campionato stesse (20 fin qui disputate tra Promo e U20) e delle poche occasioni di allenamento congiunto, per mettere insieme i “pezzi” di un puzzle che viene ogni giorno costruito su una base comune sia tecnica che tattica.
Sicuramente non è facile, ma non è con le cose semplici, bensì affrontando e prendendo di petto le difficoltà, che si migliora!